La volontà di Dio si realizza sempre?

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Il piano di Dio per “raddrizzare” tutti gli sbagli.

 

“Dio è sovrano”, ha detto un pastore ad alcuni ragazzi. “Questo significa che controlla tutto ciò che accade”. Perplesso, un ragazzo ha chiesto: “Quindi Dio aveva il pieno controllo della situazione quando il mio cane è morto? Perché Dio avrebbe dovuto uccidere il mio cane?”.

“Questa è una domanda difficile”, ha risposto il pastore. “Ma a volte Dio ci fa passare attraverso momenti difficili in modo da prepararci ad affrontare cose ancora più difficili in futuro. Ricordo quanto è stato difficile quando è morto il mio cane. Ma attraversare quel momento mi ha aiutato ad affrontare un momento ancora più difficile in seguito, quando è morta mia nonna. Capisci cosa intendo dire?”.

Dopo averci pensato un attimo, il ragazzo ha risposto: “Quindi Dio ha ucciso il mio cane per prepararmi a quando ucciderà mia nonna?”.

 

Domande difficili

A volte, il modo in cui pensiamo e parliamo di come Dio governa il mondo (la provvidenza di Dio) crea domande preoccupanti nella mente delle persone. Tutto accade esattamente come Dio vuole? Se sì, che ne è del male? E perché dovremmo pregare se tutto accade nel modo in cui Dio vuole?

In Romani 8:28, Paolo scrive: “Tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio”. Ma queste parole sono spesso fraintese. Significano forse che tutto ciò che accade è buono o che tutto accade esattamente come Dio vuole? Certamente no.

 

Dio non ottiene sempre ciò che vuole

Numerosi altri passi biblici indicano che accadono molte cose che Dio non vuole che accadano. Ad esempio, in Isaia 66:4 Dio si lamenta delle scelte del suo popolo contrarie ai suoi desideri: “Poiché io ho chiamato, e nessuno ha risposto; ho parlato, ed essi non hanno dato ascolto; ma hanno fatto ciò che è male agli occhi miei e hanno preferito ciò che mi dispiace” (cfr. Isaia 65:12; Geremia 19:5). In precedenza, in Isaia, Dio “desidera fare grazia” con il suo popolo e “sorgerà per concedervi misericordia”, ma essi “non hanno voluto” (cfr. Isaia 30:15,18). Allo stesso modo, in Ezechiele, Dio si lamenta che il suo popolo “non vuole ascoltare me” (cfr. Ezechiele 3:7).

E nel Salmo 81:11-13, Dio afferma: “Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha ubbidito. Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore, perché camminassero secondo i loro piani. Oh, se il mio popolo volesse ascoltarmi, se Israele volesse camminare nelle mie vie!”. Questo suona sorprendentemente simile alla successiva espressione di angoscia di Gesù per le decisioni del suo popolo eletto che erano contrarie alla sua volontà, rifiutando ciò che egli voleva per loro: “Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!” (Matteo 23:37).

In poche parole, Dio non ottiene sempre ciò che vuole. Di conseguenza, Luca indica direttamente che la volontà di Dio può essere rifiutata, dicendo: “Ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro” (Luca 7:30; cfr. Marco 7:24).

In realtà, molto spesso ciò che accade è direttamente contrario a ciò che Dio preferisce. Per fare un ultimo esempio, la Bibbia insegna ripetutamente che Dio vuole salvare ogni singola persona (cfr. 1 Timoteo 2:4-6); “non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento” (2 Pietro 3:9). Ma, tragicamente, alcuni rifiutano di essere salvati. In questi e altri casi la volontà di Dio non si realizza.

 

L’amore richiede libertà

Ma come è possibile? Dio non è forse onnipotente? E la Bibbia non insegna anche che Dio “compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà” (Efesini 1:11)? Come è possibile, allora, che Dio non ottenga sempre ciò che vuole?

I testi esaminati in precedenza (e molti altri) mostrano che le creature spesso fanno diversamente da ciò che Dio preferisce. Questo, però, potrebbe essere possibile solo se Dio concedesse costantemente agli esseri umani la capacità di agire liberamente in modi che sono contrari a ciò che egli preferisce (cioè, contrari a quella che io chiamo la sua volontà ideale).

Dio è onnipotente (cfr. Geremia 32:17; Apocalisse 19:6). Deve quindi essere abbastanza potente da far sì che tutti facciano sempre ciò che lui preferisce. Ma Dio non lo fa. Perché? Perché così facendo escluderebbe il valore più grande di tutto l’universo: l’amore.

Pensateci. Immaginate di avere il potere di controllare tutti i pensieri di una persona che amate. Potreste far sì che quella persona vi ami? No. Potreste farle mostrare i segni esteriori dell’amore e persino farle credere di amarvi, ma sapreste che in realtà non vi ama. Perché? Perché l’amore deve essere dato e ricevuto liberamente.

 

La volontà ideale di Dio e la volontà riparatrice di Dio

Tuttavia, se la volontà di Dio non viene spesso rispettata, come può essere vero che Dio “compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà” (Efesini 1:11)? Per capirlo, dobbiamo comprendere alcuni concetti che ci aiutano a vedere come questi passaggi della Scrittura si incastrino armoniosamente.

In primo luogo, immaginate tutto ciò che Dio vuole idealmente per l’intera creazione, da lui così tanto amata. C’è del male? No, tutto è perfetto. Se la volontà ideale di Dio si realizzasse sempre, tutti farebbero sempre ciò che Dio preferisce. Purtroppo, però, le persone fanno spesso l’esatto contrario di ciò che Dio preferisce, agendo contro la sua volontà ideale.

Tuttavia, essendo estremamente benevolo, Dio non rinuncia a questo mondo. Non si arrende con voi e con me. In risposta al peccato, Dio ha un piano per rimediare a tutto ciò che è andato storto. Mi piace chiamare questo piano come “volontà riparatrice di Dio”. Questo piano riparatore di Dio tiene conto di tutte le libere decisioni delle creature, comprese quelle sbagliate, e lavora per ottenere i migliori risultati possibili alla luce di quelle libere decisioni.

Immaginate una gara di cucina in cui gli chef possono preparare un piatto a loro scelta, ma le regole specificano che il piatto deve includere una serie di ingredienti particolari. Gli chef possono aggiungere qualsiasi altro ingrediente per realizzare il piatto che desiderano, purché il prodotto finale includa l’insieme di ingredienti specificato dalle regole. Il piatto finale dello chef includerà molti ingredienti scelti dallo chef, ma anche ingredienti che lo chef non ha scelto e che potrebbe non preferire.

Allo stesso modo, la volontà riparatrice di Dio include molti “ingredienti” che Dio non preferisce. In particolare, comprende tutte le decisioni di libero arbitrio delle creature, comprese le molte cattive che sono contrarie alla volontà ideale di Dio. Poiché Dio si è impegnato a concedere costantemente alle creature il libero arbitrio (per amore, perché altrimenti distruggerebbe l’amore stesso), le libere decisioni delle creature non dipendono da Dio. Sono “ingredienti” che Dio non causa o controlla direttamente. Ma Dio aggiunge le proprie decisioni in risposta, lavorando per rimediare a tutte le situazioni il più possibile senza negare il libero arbitrio che l’amore richiede.

 

Dio predestina tutte le cose?

Tenendo presente questa comprensione della volontà riparatrice di Dio, possiamo capire cosa significa il testo di Efesini 1:11 quando dice che Dio “compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà”. Questo non può significare che Dio faccia accadere tutto come vuole idealmente, perché abbiamo già visto che molte cose accadono in contrasto con la volontà ideale di Dio. Tuttavia, ha perfettamente senso se comprendiamo che questo versetto si riferisce alla volontà riparatrice di Dio. Dio “compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà [riparatrice]”: il suo piano per rimediare alla fine a tutto ciò che è andato storto.

A questo punto, ci si potrebbe anche interrogare sul significato di una frase precedente in Efesini 1:11, in cui Paolo parla di coloro che “[sono] anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà”.

Che dire del termine “predestinati”? Significa forse che Dio fa sì che le cose accadano come vuole, comprese le decisioni e le azioni degli uomini? No, il termine biblico non significa questo.

Il termine tradotto con “predestinati” in Efesini 1:11 (e in altre parti del Nuovo Testamento) è un termine composto in greco che significa semplicemente “decidere in anticipo”. Naturalmente, si può decidere qualcosa in anticipo completamente da soli (cioè unilateralmente), oppure si può decidere qualcosa in anticipo in un modo che tiene conto delle libere decisioni degli altri. Per esempio, ho deciso in anticipo di scrivere questo articolo, ma non l’ho deciso da solo. Ho tenuto conto anche delle decisioni degli altri membri del team di Adventist Review.

La parola tradotta con “predestinati”, quindi, significa semplicemente che Dio ha deciso qualcosa in anticipo. Ciò è coerente con la comprensione di questo passo in termini di volontà riparatrice di Dio. Inteso in questo modo, il brano parla di Dio che ha deciso in anticipo un piano che include il modo in cui risponderà alle libere decisioni delle creature, al fine di ottenere i migliori risultati possibili per tutti gli interessati.

 

Conclusione

La comprensione del fatto che si verificano molte cose che Dio non vuole che si verifichino ha molte implicazioni pratiche per il modo in cui comprendiamo il carattere di Dio e vediamo gli eventi che accadono a noi e intorno a noi. La prossima volta che voi o qualcuno a cui volete bene dovrete affrontare delle sfide, non date per scontato che Dio voglia questo per voi. È vero che Dio può usare le difficoltà per insegnarci lezioni e aiutarci a crescere (cfr. Romani 5:3-5), ma Dio non vuole che soffriamo, e se tutto avvenisse sempre come Dio idealmente vuole, né tu né io né nessun altro soffriremmo.

Dio non ha voluto che si verificasse alcun male. Ma tragicamente, le creature hanno abusato del loro libero arbitrio per fare il male. Dio, tuttavia, non si arrende con noi, ma fa dei piani e li attua per contrastare il male e realizzare il bene alla fine (cfr. Romani 8:18,28).

Presto Dio eliminerà il male per sempre. “Egli [Dio] asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate” (Apocalisse 21:4).

Nel frattempo, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per risolvere i mali a cui possiamo porre rimedio nella nostra sfera d’influenza, dando da mangiare ai poveri, aiutando i malati, visitando i carcerati, confortando i maltrattati e gli oppressi, e così via (cfr. Matteo 25:31-46).

Molte sono le cose accadono che Dio non vuole che accadano, e noi siamo chiamati a essere una luce in un mondo oscuro che è lontano dalla volontà ideale di Dio, ma un giorno presto saremo riportati alla volontà ideale di Dio, senza più lacrime, sofferenza o morte.

 

 

Di John Peckham, redattore associato di Adventist Review e professore di teologia e filosofia cristiana presso la Andrews University.

Fonte: https://adventistreview.org/theology/bible-study/is-gods-will-always-done/

Traduzione: Tiziana Calà

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