Una ricerca recente offre una migliore comprensione sul perché alcuni hanno lasciato la chiesa
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano! Matteo 7:13,14
Immaginati questo: sei ad una scampagnata il sabato pomeriggio. Mentre stai camminando lungo la strada principale, vedi un’altra strada che si arrampica sopra un pendio ripido. Il tuo figliolo ti supplica di prendere la strada alternativa, implorando che potresti vedere un mondo di nuove cose eccitanti lungo il percorso.
In quel momento, hai due scelte: prendere la strada che puoi vedere – la strada meno ardua, o prendere una strada che non puoi vedere ma che cela possibilità intoccate. Quale prenderesti?
Secondo una ricerca sul mantenimento, fatta dall’ “Office of Archives, Statistics, and Research” (2014), più della metà (50,7%) degli ex-membri di chiesa e membri non più praticanti sono andati nella Chiesa Avventista del Settimo Giorno per cinque o più anni prima di lasciare. Con così tanto tempo passato in chiesa, dobbiamo chiederci: perché i membri di chiesa, che inizialmente erano così forti nella loro relazione con la chiesa e che hanno investito così tanto tempo in essa, alla fine lasciano?
In uno studio recente (2013) condotto dal “Center for Creative Ministry”, agli ex-Avventisti del Settimo Giorno e a quelli non attivi è stato chiesto cosa ha contribuito maggiormente alla decisione di lasciare la chiesa. I primi tre motivi citati per abbandonare la Chiesa Avventista erano:
- Nessun particolare motivo – ho semplicemente abbandonato (28%)
- Mancanza di comprensione per la sofferenza (25%)
- Fallimento morale personale (19%)
Per più di un quarto di coloro che hanno lasciato, non c’era nessun avvenimento sconvolgente che li ha portati lontano dalla chiesa. Hanno semplicemente abbandonato. Hanno preso la strada meno ardua.
Un altro studio condotto dall’ “Office of Archives, Statistics, and Research” ha chiesto quale evento abbia innescato negli ex-membri la decisione di lasciare la Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Le motivazioni più significative ricevute erano:
- L’ipocrisia percepita negli altri membri di chiesa
- Difficoltà coniugali
- Mancanza di amici nella chiesa
- Un alto livello di conflitti nella congregazione locale
- Conflitti familiari diversi da quelli coniugali
- Conflitti personali con i membri della chiesa locale
Per molti Avventisti del Settimo Giorno, le loro chiese locali non si sono dimostrate una comunità amorevole ed incoraggiante. Quando hanno sperimentato il conflitto o le difficoltà, hanno smesso di frequentare la chiesa – e spesso nessuno ha nemmeno notato la loro assenza.
A noi non viene promessa una strada facile quando diventiamo Cristiani. Gesù è chiaro su questo quando dice che “la via è angusta”. Ciò nonostante, qual è la nostra responsabilità come membri del corpo di Cristo nel creare guardrail per i nostri fratelli membri per non lasciarli sbandare? Sapendo che circa un quarto di coloro che lasciano la chiesa hanno percepito una mancanza di comprensione per le persone sofferenti, cosa potremmo fare per cambiare questa percezione? Inoltre, quale potrebbe essere la nostra parte nell’aiutare qualcuno a riconoscere i suoi fallimenti nel fare dei cambiamenti necessari per la riconciliazione? Come possiamo sostenere coloro che sono in difficoltà moralmente o che stanno affrontando difficoltà coniugali, assicurandosi che non rimangano isolati? Cosa può essere fatto per allenare i nostri membri a risolvere i conflitti mostrando lo spirito di Cristo? Ricordiamoci che Gesù venne “a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Luca 19:10). Questa dovrebbe essere anche la nostra missione.
Fonte: http://www.adventistreview.org/church-news/story-the-narrow-road
Traduzione: Dragan Bjelic