Il resto della storia

Shares

L’opera d’arte più venduta, il libro più venduto, l’elemento di “intrattenimento” più venduto… comunque lo si voglia classificare, parliamo sempre della Bibbia.

Le persone che leggono questo libro diventano presto “credenti” o “discepoli”. Sono conosciuti anche come cristiani e rappresentano il più grande gruppo religioso della terra.

Ma nel corso degli ultimi 2.000 anni, questo gruppo è stato tutt’altro che omogeneo. I cristiani praticano diversi culti, usano diverse versioni di questo libro, hanno diverse credenze e visioni del mondo, ma tutti affermano di seguire gli insegnamenti, per la maggior parte, della Bibbia.

Cosa fare con un numero così ampio di opinioni contrastanti che si trovano in questo grande conglomerato chiamato cristianesimo? La religione è la risposta ai problemi del mondo o, come alcuni direbbero, la sua causa?

Se non altro, è bene comprendere una visione del mondo a cui aderisce quasi una persona su tre, soprattutto se si considera che nove persone su dieci si dichiarano “religiose” o “spirituali”.

 

La storia di fondo

È nostro dovere capire la storia, il contesto in cui qualcuno crede in qualcosa. Se qualcuno dice di avere paura o di odiare i serpenti, è perché è stato attaccato da uno di essi? O forse gli è stato insegnato a temere i serpenti da qualcun altro? Se qualcuno dice di avere paura o sospetto della Bibbia o di Gesù, è perché ha avuto un incontro personale con entrambi o perché gli è stato insegnato o, peggio, si è imbattuto in qualcun altro che gli ha detto cosa fosse?

Abbiamo il dovere di guardare alla fonte per vedere se le persone stanno ritraendo accuratamente la vera storia della Bibbia, o solo spezzoni di essa.

Proprio come chi racconta una storia, o un film, o un libro, e tralascia dettagli fondamentali, è possibile che la grande storia raccontata nella Bibbia sia spesso raccontata tralasciando dettagli fondamentali.

 

L’inizio del libro

Vediamone l’inizio.

“Nel principio Dio creò i cieli e la terra” (Genesi 1:1).

Questa è la prima frase della Bibbia. Era questo l’inizio di tutto, o solo di tutto ciò che è sulla terra? Cosa significa questo per la teoria dell’evoluzione? Chi è Dio? Perché Dio avrebbe creato un nuovo pianeta e lo avrebbe riempito di animali, piante e uomini? La Bibbia inizia qui, ma non è qui che inizia la storia. Dobbiamo leggere l’intera storia per capire perché questa frase viene usata per iniziare questo libro.

Come in ogni storia avvincente, a volte siamo catapultati a metà strada e dobbiamo capire cosa è successo prima e cosa potrebbe succedere dopo.

Ecco quindi una domanda: la creazione della terra e degli esseri umani è stata una soluzione con il potenziale di risolvere un problema?

 

L’inizio della storia

Quando iniziamo a scoprire parti della storia, apprendiamo elementi chiave che mettono tutto al suo posto.

La storia inizia in quello che chiamiamo cielo. Non ne conosco l’esatta ubicazione. Tutto è in pace; gli abitanti cantano, mangiano, passano il tempo tra di loro, lavorano, giocano.

Non piangono. Non muoiono. Non mentono.

L’ultima riga è fondamentale. Ci viene detto che in questa utopia c’era un principio o una legge e quando Satana si ribellò alla legge di Dio, gli angeli presero coscienza dell’esistenza della legge (cfr. Con Gesù sul monte delle beatitudini, p. 129).

Com’era la vita nell’universo prima della nascita del peccato? Nessun abitante del cielo viveva solo per se stesso. Servire e amare gli altri veniva naturale. In effetti, nessun abitante faceva qualcosa che potesse essere considerato egoistico. Ciò significa che nessuno rubava. Nessuno andava a letto con il coniuge del vicino. Nessuno si arrabbiava. Tutti avevano una sola gioia nella vita: amare il prossimo come se stessi.

Questa non era una società in cui tutti avevano lo stesso aspetto, lo stesso lavoro e una vita noiosa. Questa società aveva un ordine, una gerarchia, e tutti erano felici dei loro doni e della loro posizione nella società stessa.

Il resto della storia lo apprendiamo dalla Scrittura, in particolare il motivo per cui è iniziato il conflitto tra il bene e il male.

Isaia 14 ed Ezechiele 28 ci parlano di qualcuno che era il cherubino nella sala del trono celeste, creato perfetto e bello. Un tempo era chiamato Lucifero, “portatore di luce”, ma divenne Satana, il nemico. Scopriamo che voleva essere come Dio, che ha infranto la legge del cielo (cfr. Ezechiele 28:15). Invece di rendere la terra un luogo felice, venne accusato di rubare la gioia, di uccidere la vita, di distruggere persino le città del mondo (cfr. Giovanni 10:10; Isaia 14:14,17). Da Giobbe 1 scopriamo che a volte gli è stato dato persino il potere di manipolare il tempo atmosferico e di provocare disastri naturali. Odia così tanto l’umanità che non si è fermato davanti a nulla nell’Eden per ingannare Adamo ed Eva (cfr. Genesi 3). Oggi non si ferma davanti a nulla per continuare a causare disastri ovunque.

 

Perché è così importante?

Comprendere questa metanarrazione di come e perché il male è iniziato, e come finirà, è il più grande dono che la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno può offrire al mondo. Il sabato assume un nuovo significato come giorno per ricordare non solo che siamo stati creati, ma perché siamo stati creati alla luce di questa battaglia in corso. In questo paradigma comprendiamo perché l’insegnamento del santuario celeste è così importante; perché comprendiamo che la legge è al centro del conflitto; perché Lucifero era geloso del Figlio di Dio; e come la ribellione alla legge dell’amore ha portato alla battaglia in cielo. Tutti questi racconti sono essenziali per dare un senso al mondo che ci circonda oggi.

Con questa comprensione possiamo spiegare più facilmente che c’è una guerra nella galassia la cui fine non solo è promessa, ma è prevista molto presto. Dio è stato gentile a spiegare al mondo gli eventi attuali e quelli che stanno per arrivare attraverso i libri di Daniele e dell’Apocalisse, e anche attraverso la lente del santuario celeste. La buona notizia è che il diavolo sa “di avere poco tempo” (Apocalisse 12:12), perché Gesù ha promesso: “Ecco, io vengo presto” (Apocalisse 22:12).

 

 

Di Jared Thurmon

Fonte: https://adventistreview.org/the-word/the-rest-of-the-story/

Traduzione: Tiziana Calà

Cosa mi sono persa di Dio a 20 anni?
Ogni famiglia ha una storia: ecco perché dovresti conoscere la tua

Avventista Magazine

La rivista ufficiale della Federazione Chiesa Avventista del Settimo Giorno della Svizzera romanda e del Ticino.

E-MAGAZINE

ADVENTISTE MAGAZINE TV

Top