Secondo la nostra società contemporanea, che tu sia sposato oppure no, qualcosa non torna se non hai una vita sessuale. Il sesso è spesso presentato come una cosa attraente, eccitante, con la giusta dose di adrenalina. Lo si associa spesso all’immagine di una bionda prosperosa, con gambe lunghe e pelle abbronzata.
Con una tale pubblicità su quello che è sessualmente attraente, non ci sorprende che l’industria cosmetica, la moda, le diete alimentari e la chirurgia plastica guadagnino milioni di euro a causa della nostra mancanza di fiducia e di autostima.
Il problema è che sentiamo sempre parlare dei benefici di condurre una vita sessualmente attiva ma molto raramente sentiamo anche i pericoli che ne potrebbero derivare.
Un’immagine malsana del corpo
Il numero di immagini a carattere sessuale è aumentato a dismisura in questi ultimi anni, sfruttando l’immagine delle donne, anche quelle più normali, e attribuendo loro una certa sensualità. Per fare un confronto, uno studio ha dimostrato che le copertine della rivista Rolling Stone erano più a connotazione sessuale negli anni 2000 che negli anni ’60.
Erin Hatton, assistente alla cattedra all’università di Buffalo, negli Stati Uniti, ha dichiarato che questo è “problematico perché indica una svolta decisiva nella rappresentazione della donna da parte dei media. I ritratti sensuali della donna hanno rappresentato la scusa per legittimare o addirittura intensificare la violenza contro le donne e le ragazze, insieme all’abuso sessuale e ai comportamenti maschilisti portati avanti da uomini e ragazzi. Queste immagini hanno anche provocato un aumento del numero delle donne insoddisfatte del proprio corpo e del tasso di disordini alimentari, sia negli uomini che nelle donne. Per finire, tutto questo ha anche provocato una diminuzione della soddisfazione sessuale nelle persone di ambo i sessi”.
Danni emotivi e psicologici
Il sesso è ben più di un atto fisico: l’aspetto emotivo e fisiologico lo rendono completamente umano. Tutto il nostro essere (spirito, corpo e sentimenti) è coinvolto nel processo sessuale. Ecco perché l’intimità sessuale ha un potente effetto sui sentimenti. Naturalmente i media non ne parlano, anzi, ci presentano un’immagine illusoria del sesso senza conseguenze. Il dr. Armand Nicholi Jr, professore clinico in psichiatria della facoltà di medicina di Harvard (USA), descrive uno studio degli anni ’60: “Poco tempo dopo la nascita della rivoluzione sessuale, alcuni medici hanno osservato che questa nuova libertà sessuale stava creando una catastrofe psicologica. Abbiamo cominciato a studiare il caso di studenti che si lamentavano di un sentimento di vuoto e di tristezza. C’era un divario enorme tra la loro coscienza sociale e la moralità che praticavano durante la loro vita personale. Questa nuova permissività sessuale aveva come risultato delle relazioni insignificanti e un sentimento di disprezzo nei confronti della propria persona. Molti di questi studenti erano stressati dal tempo che passa e dalla morte. Aspiravano a trovare una direzione nella loro vita, anche in ambito morale”.
Falsi sentimenti di completezza
Le donne e gli uomini attirati dalle pratiche distruttive della così detta rivoluzione sessuale hanno reso i rapporti sessuali rischiosi e superficiali, rigettando l’intimità amorosa tra compagni premurosi, reattivi e non critici. Inoltre, è una pratica basata sulla speranza di una promessa di completezza. Questo nuovo standard ci ha messo addosso una pressione per farci vivere una falsa immagine della sessualità, riempiendoci di paura e di esitazione per quanto riguarda l’impegno sessuale.
Dawn Eden, autrice di “The Thrill of the Chaste: Finding Fulfilment While Keeping Your Clothes On” (letteralmente, I brividi del casto: trovare soddisfazione pur mantenendo i propri vestiti addosso), racconta di aver sperimentato molto il sesso, “nella speranza di ottenere un impegno” da parte dei propri compagni. Questo stile di vita l’ha lasciata svuotata; è allora che ha deciso di restare da sola.
Secondo Dawn Eden, l’astinenza è una pratica che implica ” considerare il sesso come un elemento di una relazione ripartita tra se stessi, il proprio sposo o, se non si è sposati, il futuro sposo, e Dio”. Con una relazione sessuale di questo tipo, se un angolo di questo triangolo non è al posto giusto, “l’atto diventa sconnesso dal suo vero obiettivo”.
L’alternativa
Dawn Eden non è stata la sola a trovare il celibato e l’astinenza come una buona alternativa dai numerosi benefici. In un sondaggio, la rivista Penthouse, di solito piuttosto volgare e sconcia, ha scoperto che il celibato otteneva un nuovo grado di rispettabilità, e non solo con l’obiettivo di evitare l’aids o altre malattie sessualmente trasmissibili. Meno del 40% degli uomini e delle donne intervistati hanno scelto l’astinenza per paura di contrarre delle malattie. Lo fanno invece per proteggere la propria salute emotiva e spirituale. Più della metà delle persone che scelgono l’astinenza, considerano la loro come un’esperienza sana e il 74% delle donne e il 68% degli uomini pensa che questo abbia dato loro una visione più ampia sulle persone di sesso opposto.
Questo permette di avere il controllo sulla propria sessualità e di decidere di astenersi dal sesso. Avere delle relazioni sessuali non è una soluzione, ma farlo con responsabilità lo è. È importante saper controllare quello che ha un’enorme influenza sulla nostra vita.
Il celibato e l’astinenza possono essere efficaci in una cultura di ossessione sessuale, di una società che valuta le persone secondo la propria disponibilità sessuale, la propria performance e il proprio passato in ambito emotivo.
Il messaggio della soddisfazione sessuale immediata porta all’egocentrismo. D’altra parte, l’astinenza è l’espressione della libertà, dell’autonomia e del controllo del proprio corpo. Offre un percorso verso lo l’abbandono di svariate false credenze e attese.
Sesso tardivo, miglior matrimonio
Uno studio del 2010 pubblicato nel Journal of Family Psychology (letteralmente, Giornale della psicologia familiare) ha dimostrato che più una coppia aspetta prima di avere delle relazioni sessuali, migliore sarà la relazione di coppia dopo il matrimonio. In effetti, le coppie che aspettano fino al matrimonio affermano di avere un più alto livello di soddisfazione nella loro relazione (il 20% in più) e una migliore sessualità (il 15% in più) rispetto a coloro che hanno iniziato ad avere dei rapporti sessuali fin dalle prime fasi della loro storia. Per le coppie intermedie, quelle che hanno avuto dei rapporti sessuali prima del matrimonio ma comunque non all’inizio della loro frequentazione, i benefici sono circa della metà.
Di Julie Guirgis