Alla ricerca di un padre amorevole

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I padri sono una parte importante nella vita dei propri figli. I buoni padri possono fornire stabilità, protezione e amore nella vita di un figlio. Purtroppo, la paternità è un ruolo spesso sminuito dai media popolari, dove i padri e le figure paterne vengono spesso raffigurati come idioti maldestri e non come padri in gamba (pensate a Homer Simpson o alle pubblicità della maggior parte dei prodotti per le pulizie).

I padri che si rivelano violenti, assenti o apatici possono essere incredibilmente dannosi per la visione che un bambino ha di se stesso e del suo rapporto con il mondo. Al contrario, una figura paterna positiva può fornire a un bambino autostima, sostegno e, soprattutto, l’amore di un padre.

Nella storia recente, le guerre e il lavoro hanno sconvolto le tradizionali relazioni genitoriali, soprattutto nelle società occidentali. Le guerre mondiali del ‘900 hanno fatto sì che un’intera generazione di bambini sia cresciuta senza padre. Quei padri che tornavano dalla guerra non erano spesso in grado di essere presenti in modo sano per i loro figli, visto che soffrivano di disordini da stress post-traumatico non trattati e di altri problemi di salute mentale.

Man mano che le nazioni industrializzate si sono basate più sull’informazione, lasciandosi guidare dal materialismo, gli uomini hanno cominciato a lavorare più ore, col risultato di avere meno a che fare per quanto riguarda l’educazione dei figli. Invece di raggiungere una certa età per lavorare nell’azienda di famiglia, i figli facevano altro, perdendo la possibilità di lavorare o imparare a stretto contatto con i propri padri.

Mentre alcune di queste cose stanno fortunatamente cambiando, nel mondo odierno c’è il pericolo che i bambini vengano cresciuti dalla TV o dagli asili, visto che la pressione finanziaria fa sì che entrambi i genitori lavorino per molte ore e che le attività extracurricolari riempiano la vita dei bambini.

Date alcune di queste cose come appurate, non c’è da meravigliarsi che molte persone nella società moderna abbiano problemi a relazionarsi con Dio.

Gesù Cristo ha descritto Dio come suo padre, un’immagine che rappresenta una stretta relazione e un rapporto di cura. Tuttavia, la percezione dei nostri padri terreni può influenzare la percezione che abbiamo del nostro Padre celeste. Questo può risultare positivo, se abbiamo sentimenti positivi nei confronti di nostro padre, e può aiutarci a comprendere l’amore di Dio. Ma può anche risultare difficile. Lasciate che vi presenti un esempio personale.

 

Mio padre

Da bambino, il tempo e l’attenzione di papà erano come oro per me. La possibilità di lanciare un pallone o di giocare a calcio con lui costituiva l’apice delle mie giornate. Guardavamo insieme le partite e durante le vacanze giocava in piscina o saltava tra le onde con noi: sono tutti ricordi speciali.

Ricordo di aver ricevuto una telefonata da mio padre poco dopo essere andato via di casa per il college. Uno dei nostri più cari amici di famiglia aveva perso il figlio. Papà finì la conversazione dicendomi quanto mi voleva bene e quanto era orgoglioso di me. In quel momento, quell’unica frase significò per me più di qualsiasi altra cosa. Sono stato fortunato ad avere un padre così amorevole.

Nonostante questo, crescendo, il mio rapporto con mio padre è cambiato, man mano che cercavo di intraprendere la mia vita e stabilire la mia indipendenza. Abbiamo una modalità di pensiero piuttosto diversa, abbiamo capacità e competenze molto diverse. Non potrei mai fare quello che fa lui per lavoro e penso che lui direbbe la stessa cosa al contrario.

Vivere in stati diversi ha significato che, inconsciamente, ho lentamente permesso che la distanza crescesse tra noi. Spesso, quando parlavamo, mi faceva domande su cose di cui non volevo parlare. Così evitavo di chiamarlo. Quello che sto imparando crescendo è che, mentre io provavo del risentimento per la sua incursione nella mia libertà e per le implicazioni delle sue domande, come il suo ricordarmi il mio procrastinare, papà poneva quelle domande spinto dall’amore e da genuina preoccupazione. Parlava a motivo della sua conoscenza e della sua maggiore esperienza di vita, mostrandomi un qualcosa che non potevo vedere dal mio punto di vista. Odiavo la distanza e mi mancava mio padre, ma trovavo difficile riconnettermi, fintanto che non affrontavo le cose che sapevo mi avrebbe chiesto.

 

Un padre in cielo

Ho notato che la mia relazione con Dio Padre può risultare molto simile a quella che ho col mio padre terreno. Abbiamo paura del tipo di domande che Dio ci farà, così evitiamo di avere un qualche tipo di conversazione con lui. La cosa potrebbe creare un senso di colpa, potremmo sentirci indegni… cerchiamo allora di sistemare le cose nella nostra vita per sentirci degni di avvicinarci a lui.

La Bibbia descrive un Dio Padre che si preoccupa di ogni persona, che conosce persino il numero di capelli sulla nostra testa (cfr. Matteo 10:30). Dio viene descritto come Colui che vuole il meglio per noi (cfr. Luca 11:13).

Questo è importante perché ciò che crediamo (o non crediamo) su Dio influenzerà ogni altra parte della nostra vita e del nostro comportamento pratico. La nostra percezione di Dio può essere incredibilmente edificante o dannosa sia per noi stessi sia per gli altri, sia che affermiamo di credere in lui o no.

Se vediamo Dio come severo, giudicante e austero, allora tratteremo gli altri in quel modo. Se vediamo Dio come un Padre che ama, sostiene, dona la vita e provvede, un padre le cui motivazioni e modalità non sempre comprendiamo, ma che sappiamo avere sempre a cuore i nostri interessi, allora tratteremo gli altri (e noi stessi) con più compassione. La Bibbia descrive gli esseri umani come creati a immagine di Dio, o come sue copie, il che significa che ogni persona è preziosa.

Un grande tema esplorato da Giovanni, discepolo di Gesù Cristo e autore biblico, è l’idea che Dio è amore. Molto semplicemente. Questa è l’immagine di Dio che il mondo ha bisogno di vedere.

Forse tuo padre ha fatto molti errori nel corso della tua vita. Forse hai ricordi dolorosi o persino traumi. Potresti pensare che Dio sia distante e indifferente, che sia arrabbiato con te o che voglia punirti. Questa non è stata la mia esperienza di Dio. Credo che Dio ci ami veramente e che voglia il meglio per noi. A differenza di un padre terreno, Dio non ci deluderà né ci abbandonerà. Quindi oggi, ti invito a dare a Dio una possibilità. Invitalo a essere tuo padre, non ti deluderà.

 

 

Di Jarrod Stackelrth, editore della rivista Segni dei Tempi e padre di un’energica bimba di 15 mesi. Scrive da Sydney, dove vive con sua moglie e sua figlia.

Fonte: https://signsofthetimes.org.au/2021/09/looking-for-a-loving-father/

Traduzione: Tiziana Calà

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