La campagna della chiesa avventista per garantire il diritto allo studio e l’accesso all’istruzione ai bambini e alle bambine si è diffusa in vari Paesi del mondo. In Liberia è arrivata al ministro della pubblica istruzione, Ansu D. Sonii, che ha espresso apprezzamento per questa iniziativa globale denominata “Tutti bambini del mondo a scuola”. In video, il ministro ha condiviso le sue opinioni sull’istruzione, un tema profondamente radicato a cui si interessa con passione.
“L’istruzione è la base di tutte le competenze” afferma Sonii “ed è necessaria per essere preparati in ogni ambito”.
Il ministro Sonii è avventista e ha trascorso quattro decenni in servizio come esperto contabile, dirigente finanziario, docente e preside universitario. Conosce bene il valore dell’istruzione.
“Dobbiamo firmare la petizione per chiedere sostegno alla campagna al di là di ogni confine” è il suo appello.
Firmando la petizione si evidenzia l’impegno basilare di chiedere con urgenza al governo di rendere l’istruzione una priorità per i bambini in Liberia. “Se l’educazione è una priorità, verranno stanziate le risorse necessarie” spiega Sonii.
L’istruzione in Liberia ha subito gravi conseguenze a causa della guerra civile tra il 1989 e il 2003. Nel 2010, il tasso di alfabetizzazione nel Paese era stimato al 60,8%. La scuola è gratuita per gli studenti delle scuole elementari pubbliche, ma la maggior parte degli istituti non dispone di strutture adeguate.
Inoltre, circa il 40% degli alunni delle scuole elementari ha tre anni in più rispetto all’età scolastica appropriata. La Liberia è anche in cima alla lista dei Paesi con la più alta percentuale di abbandono scolastico, secondo un rapporto Unicef del 2016.
“Offrire un’istruzione di qualità a questi bambini permette di garantire accesso e uguaglianza, soprattutto alle ragazze. Si tratta di problematiche critiche, e quindi rivolgo il mio appello speciale a tutti gli uomini e le donne affinché firmino questa petizione” dichiara il ministro.
Nato in Liberia, Sonii conosce le conseguenze che i bambini senza istruzione dovranno affrontare e, come ministro della pubblica istruzione, vuole che tutti i minori del Paese abbiano l’opportunità di imparare.
“Uniamo le nostre mani e diventiamo quel pilastro fondamentale per il popolo di domani” conclude il ministro.
Fonte: Il Messaggero Avventista