Affronta l’argomento in modo innovativo, secondo il prof. Mariusz Rosik della Pontificia facoltà di teologia di Wroclaw.
Notizie Avventiste – Si chiama Adam Grześkowiak il pastore avventista polacco riconosciuto dal sito teologico e filosofico Orygenes +, per il suo contributo alla letteratura biblica. Nel 2017, il suo libro “Ai piedi di Gamaliele…” (Atti 22: 3) Applicazione dell’esegesi ebraica in 1 Corinzi (titolo originale: “U stóp Gamaliela…” (Dz 22,3). Zastosowanie metod egzegezy żydowskiej w Pierwszm Liście do Koryntian), ha superato 91 altre opere di studio della Bibbia ed è arrivato in cima alla classifica delle pubblicazioni più interessanti e importanti in polacco.
Il libro esplora l’applicazione dei metodi esegetici ebraici nella Prima lettera di Paolo ai Corinzi. Il past. A. Grześkowiak ha studiato le fonti e le applicazioni dell’esegesi rabbinica. Sebbene il soggetto sia già stato parzialmente trattato nella letteratura polacca, in particolare negli articoli accademici, Grześkowiak affronta l’argomento in modo innovativo, secondo il prof. Mariusz Rosik, della Pontificia facoltà di teologia a Wroclaw.
“È una buona notizia per la comunità scientifica protestante” ha affermato Mirosław Harasim, teologo e direttore della casa editrice Segni dei tempi di Varsavia, che ha pubblicato l’opera.
Questo libro” ha continuato “non è stato notato solo dagli esperti in materia, ma si è soprattutto distinto in quanto notevole testo accademico”.
Il direttore M. Harasim è felice del riconoscimento che conferma quanto le questioni esegetiche della Bibbia rimangano ancora l’area di punta dei teologi protestanti. “Sono convinto che il libro incontrerà l’interesse di vari ambienti confessionali, tra cui studenti, scienziati, ecclesiastici ed editori, e fornirà loro nuove e interessanti informazioni sulle radici ebraiche del cristianesimo”, ha aggiunto.
In effetti, il prof. M. Rosik ha notato che la ricerca di Grześkowiak “è così abbondante da poter essere usata per tre monografie: l’antica ermeneutica, il carattere e l’opera di Hillel, e i metodi ebraici di interpretazione in 1 Corinzi”.
La ricerca per dimostrare le radici ebraiche del cristianesimo ha guadagnato terreno negli ultimi decenni. Ai piedi di Gamaliele fa quindi parte dell’attuale tendenza nella teologia biblica. La recensione sul sito afferma che uno dei motivi per cui ha vinto il premio è perché si tratta di “uno studio affidabile, che getta nuova luce sull’uso dei metodi interpretativi ebraici non solo dell’autore della Prima lettera ai Corinzi (soggetto dello studio), ma anche di una parte significativa del Nuovo Testamento”.
Il past. Jarosław Dzięgielewski, presidente della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno in Polonia, ha osservato: “Questo è il risultato di molti anni di lavoro e l’effetto della ricerca di metodi ancora migliori e più profondi per comprendere la parola di Dio. Conosco personalmente l’autore e so che ama, in modo speciale, scoprire non solo i nuovi enigmi teologici, ma soprattutto conoscere Colui senza il quale la teologia non avrebbe senso”.
Dopo aver completato il suo manoscritto con circa tre anni di anticipo, Adam Grześkowiak, la cui grande passione è studiare la Bibbia, ha espresso gratitudine a Dio per avergli permesso di realizzare e pubblicare quest’opera.
(Fonte: Daniel Kluska – tedNews. Foto: Marta Palla) via news.avventisti.it