Perché mai dovrei leggere la Bibbia?

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Quando ero una giovane donna, avrei consigliato la lettura della Bibbia solo a chi voleva qualcosa che lo aiutasse ad addormentarsi. In altre parole, non la trovavo la lettura più avvincente, specialmente la vecchia versione a cui avevo accesso. Non l’ho letta molto quando ero giovane, ma il fatto che sia “noiosa” o “antiquata” è solo una delle ragioni per cui alcune persone non leggono la Bibbia. Molti la considerano “superata”, “patriarcale”, “misogina”, “omofoba”, “socialmente offensiva” e “sfruttatrice”, per citare alcune accuse. La Bibbia viene solitamente descritta in termini negativi, con persone che criticano le affermazioni che dichiarano che la Bibbia è stata “ispirata da Dio”, mentre le descrizioni più caritatevoli la indicano come “solo un’interessante raccolta di testi antichi”.

Oggi mi piace leggere la Bibbia molto più di quando ero giovane, anche se ci sono ancora parti che mi confondono. La Bibbia è infatti un’ampia e variegata raccolta di testi antichi, scritti nell’arco di circa mille anni da una quarantina di autori che rappresentano contesti diversi come le culture in cui sono nati. La Bibbia contiene numerosi esempi di parabole, canti, poesie, profezie, lettere e prosa storica. Eppure, è molto più di una semplice biblioteca di antiche pergamene assemblate. Oggi è un testo sacro per circa 2,4 miliardi di cristiani in tutto il mondo, nonché il libro più venduto di tutti i tempi.

Detto questo, sono molti coloro che, pur possedendo una Bibbia, non la leggono regolarmente e sono ancora meno quelli che la studiano a fondo. È qui che i critici del cristianesimo trovano il maggior numero di argomentazioni. Coloro che seguono ciecamente gli insegnamenti della Bibbia senza studiarla a fondo tendono a difenderla senza riconoscere le sfumature che esistono nelle sue pagine. Vengono considerati creduloni o non istruiti e, in alcuni casi, fautori dei vari modi in cui è stata usata per nuocere nel corso dei secoli.

Quindi, perché mai chi non è cristiano dovrebbe preoccuparsi di leggere la Bibbia? Anche se non si è credenti, la risposta è semplice. Se non altro, la Bibbia è ciò che molti studiosi considerano il testo fondamentale su cui è stato costruito il mondo occidentale. Ha avuto un profondo impatto sulla letteratura, sulle leggi, sulla filosofia e sulla cultura. I testi e i passi biblici sono stati citati (a volte anche erroneamente) nel corso della storia, sostenuti per spronare le persone all’azione, forniti per dare speranza alle persone e purtroppo anche usati per giustificare l’oppressione e l’odio. Per quanto sia stata abusata da persone con cattive intenzioni, è stata anche utilizzata come faro di speranza. Per molti, il testo biblico è una grande fonte di ispirazione e di guida spirituale. Per i cristiani, è il documento fondamentale su cui si basa la loro fede. La comprensione della Bibbia permetterà di capire meglio come si è formata la nostra società e i circa due miliardi e mezzo di cristiani che si rivolgono a essa per trovare vita e direzione.

 

Come leggere la Bibbia?

Aprendola a pagina uno e leggendola casualmente, molte persone si trovano confuse. Suggerisco invece di iniziare con una delle biografie della vita di Gesù, come i Vangeli di Giovanni o di Marco. Considerate la lettura come quella della storia antica e riflettete su questi aspetti:

  • A chi scriveva l’autore?
  • In quale contesto e cultura viveva?
  • Qual era il significato di ciò che scriveva?

 

Poi, riflettete sul “quadro generale”. Qual è il tema generale di quel particolare testo? Come si inserisce nelle parti precedenti e come contribuisce al proseguimento della storia? Se leggete a partire da Giovanni o da Marco, che cosa ci stava dicendo l’autore sulla vita di Gesù? Oppure, se state leggendo parti della Genesi, ricordate che le cosmologie antiche avevano poco spazio per le nostre idee moderne riguardanti il nostro pianeta, il sole, la luna o le stelle. Tutte queste cose erano comprese in termini di mondo circostante e il loro cosmo funzionava come un’estensione di Dio. Quando leggete i Salmi, considerate il contesto in cui sono stati scritti e ciò che l’autore sta cercando di dire sulla vita e sulla realtà ultima.

Considerate anche che non c’era alcuna separazione tra la realtà effettiva di Dio e ciò che le culture antiche vedevano, sperimentavano o sentivano. Tutta la loro vita e gli atti delle nazioni e dei re erano visti come il risultato della volontà di Dio. Pertanto, possiamo leggere la Bibbia comprendendo che questo testo antico è stato scritto con termini che la gente del tempo avrebbe potuto comprendere. Era anche un’epoca senza la tecnologia, la conoscenza, le pari opportunità o la “correttezza politica” dell’Occidente del XXI secolo. Non possiamo leggere la Bibbia aspettandoci di capirla con la nostra sensibilità moderna. Questo è particolarmente vero quando leggiamo testi biblici che trattano di situazioni sociali. “L’individuo” non è mai stato importante quanto la comunità “collettiva”. La priorità era basata su ciò che era bene per la comunità o il gruppo etnico a cui una persona apparteneva.

Quindi, quando leggiamo i passaggi difficili, quelli che trattano di stupri, incesti, intolleranza, massacri o omicidi, non evitiamoli. Cercate di riconoscerli e contemplate le ragioni per cui sono stati lasciati nella Bibbia e tramandati di generazione in generazione. Poi, prendete la consapevole decisione di non permettere che si ripetano nel nostro tempo. Riflettete su come dobbiamo agire diversamente con la conoscenza che Dio ci ha dato ora, pronti a diventare gli agenti del cambiamento di cui la comunità odierna ha bisogno.

La Bibbia è una biblioteca di documenti incredibilmente complessa, poiché è stata copiata, ricopiata e tradotta più volte nel corso degli ultimi mille anni. Questo, così come l’abisso culturale e linguistico che c’è tra le culture che l’hanno prodotta e noi, fa sì che molti di noi perdano le piccole sfumature che potrebbero dare maggiore comprensione a certi passaggi. Tuttavia, i temi generali contenuti nella Bibbia non possono essere sottovalutati. Sebbene sia stata scritta da persone imperfette, la Bibbia rivela un Dio perfetto, il cui amore è così grande da aver dato il suo unico Figlio affinché potessimo vivere la vita in abbondanza, non solo ora, ma anche nell’eternità. Mi trovo dalla parte degli studiosi che ritengono che si tratti di un testo antico che comunica questo amore in grande, il tipo di amore che può trasformare la vostra vita oggi.

 

 

Di Adrielle Carrasco, responsabile dei Ministeri della Salute e referente per i Ministeri Femminili della chiesa avventista in Nuova Zelanda. Vive ad Auckland, in Nuova Zelanda.        

Fonte: https://signsofthetimes.org.au/2024/06/why-on-earth-would-i-read-the-bible/

Traduzione: Tiziana Calà

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