C’è stato un terremoto a casa nostra, un terremoto che molti hanno sentito in tutto lo stato australiano di Victoria: è stato forte e inaspettato, il più forte mai sentito qui.
Negli ultimi anni, sembra che siamo stati scossi nel profondo… da una pandemia che ha colpito il mondo intero. Abbiamo imparato che non possiamo fidarci delle cose di questo mondo. Abbiamo imparato che non possiamo fare affidamento sui nostri piani, abbiamo persino rinunciato a fare progetti perché la cosa sembra così futile.
Chi avrebbe mai potuto prevedere che avremmo dovuto indossare delle mascherine per uscire di casa, che avremmo avuto un coprifuoco o che saremmo stati limitati a viaggiare solo a 5 km da casa nostra? Chi avrebbe mai potuto prevedere che non avremmo potuto farci visita nelle nostre rispettive case o godere di semplici piaceri come il sedersi con i propri amici su una coperta da picnic, ridendo e chiacchierando? Chi avrebbe mai pensato che queste cose sarebbero potute accadere in Australia, un paese così sicuro?
Tutto il nostro mondo sembra instabile.
“Voi non vi siete avvicinati al monte che si poteva toccare con mano, e che era avvolto nel fuoco, né all’oscurità, né alle tenebre, né alla tempesta, né allo squillo di parole, tale che quanti l’udirono supplicarono che più non fosse loro rivolta altra parola; perché non potevano sopportare quest’ordine: Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata. Tanto spaventevole era lo spettacolo, che Mosè disse: Sono spaventato e tremo”.
“Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, all’assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell’aspersione che parla meglio del sangue d’Abele”.
“Badate di non rifiutarvi d’ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d’ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo; la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo. Or questo ‘ancora una volta’ sta a indicare la rimozione delle cose scosse come di cose fatte perché sussistano quelle che non sono scosse”.
“Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante” (Ebrei 12:18-29).
In questo testo, Dio promette che scuoterà i cieli e la terra in modo che rimangano solo cose che non sono scosse. I cieli e la terra saranno rimossi e sostituiti con qualcosa di nuovo, qualcosa di eterno che non potrà mai essere scosso. Sappiamo che questo è un qualcosa su cui possiamo contare. È un qualcosa su cui possiamo riporre le nostre speranze, su cui possiamo riporre la nostra fede. È un qualcosa di solido e affidabile, degno di fiducia e vero.
Anche se è orribile vedere il nostro mondo tremante e instabile, forse è una buona cosa imparare che non possiamo confidare le nostre speranze su questo mondo. Possiamo concentrare il nostro sguardo sul regno di Dio. È fatto dal popolo di Dio, le sue pietre vive; siamo già cittadini di questo regno eterno. Abbiamo le cose che rimangono: la fede, la speranza e l’amore. E anche se è decisamente appropriato addolorarci e piangere per questo mondo, per le malattie e le morti, le atrocità e le perdite di libertà, possiamo vivere in mezzo a tutto questo nella gioia che Dio ci dà e nella consapevolezza che abbiamo già ereditato il regno di Dio.
Quale dovrebbe essere la nostra risposta? Ebrei ci dice di essere “riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore!”. Riconoscenza e adorazione. Mentre ci guardiamo intorno, circondati da terremoti, guerre, proteste, morte e malattie, Dio desidera vederci colmi di gratitudine e di adorazione nei suoi confronti, con riverenza e timore. Ha aperto i nostri occhi a qualcosa di più grande e grandioso: il nostro futuro solido come la roccia, un regno che non potrà mai essere scosso. Promette di essere con noi attraverso tutto questo e ci darà il coraggio e la forza per affrontare tutto quello che dovremmo affrontare.
Di Zanyta Woodward
Fonte: https://record.adventistchurch.com/2021/09/24/the-earth-is-shaking/
Traduzione: Tiziana Calà