Il 13 marzo, il Comitato esecutivo dell’Unione Svedese delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno ha votato di non consacrare più i pastori. In ultima analisi, secondo la loro proposta, tutti i pastori riceveranno la credenziale di pastore autorizzato.
Lo scopo, come afferma una dichiarazione sul sito web dell’Unione svedese, è di garantire la parità di genere in tutti gli aspetti dell’occupazione ed evitare così una possibile discrepanza con la legge svedese sul lavoro.
La dichiarazione e il voto hanno avuto luogo in quello che il Comitato ha definito «un clima spirituale che incoraggia tutti i membri a rispondere alla chiamata di Dio e a mettere a frutto i doni dello Spirito alla Chiesa», ma vi è anche un riconoscimento del fatto che la decisione pone l’Unione fuori dal working policy della Conferenza Generale (CG) e della Divisione Transeuropea (TED). La TED è un ramo della CG e come tale sostiene le politiche e le decisioni della Chiesa in tutto il mondo. La TED continuerà a lavorare con le sue Unioni per creare una migliore comprensione della regolamentazione e la necessità di operare entro le linee guida della politica concordata.
Ogni presidente d’Unione della TED ha espresso sostegno al ruolo delle donne nel ministero pastorale nel corso degli anni, tra cui la dichiarazione votata più recentemente dal Comitato esecutivo durante la riunione di fine anno del 2015. I dirigenti TED e delle Unioni hanno anche incontrato le donne pastore e amministratrici di tutta la Divisione, lo scorso autunno, in tre incontri regionali nel Regno Unito, in Danimarca e in Ungheria. Durante questi incontri, i leader della chiesa hanno ascoltato con molta attenzione le storie, le lotte, le gioie e l’impegno nel servizio delle pastore. Essi si sono impegnati a che tale servizio possa continuare e crescere.
La decisione svedese segue quella di altre due Unioni scandinave, Norvegia e Danimarca, volte a modificare il modo in cui si assegnano le credenziali. Intanto la TED prosegue la discussione con tutte e tre le Unioni.
Fonte www.ilmessaggeroavventista.it