Il fenomeno letterario e cinematografico intitolato “50 sfumature di grigio” ha creato grande scalpore, come previsto. La trilogia scritta da Erika Leonard James è diventata un fenomeno mondiale, con oltre 100 milioni di copie vendute. È il libro più venduto al mondo, superando anche la saga di Harry Potter dell’autrice J.K. Rowling, anch’essa inglese. Il film invece, ampiamente pubblicizzato dalla stampa e dai media, ha incassato oltre 500 milioni di dollari, di cui 350 milioni al di fuori degli Stati Uniti. Un bel guadagno se consideriamo che la produzione è costata “solamente” 40 milioni di dollari. Le opere come quella di E.L. James sono un’esaltazione al liberalismo sessuale e alla pornografia.
Sandra Gomide, editrice di libri erotici, spiega che la tipologia è ben conosciuta e perfino discutibile dal punto di vista letterario:
“Se consideriamo la messa in scena pornografica, esistono dei libri decisamente migliori; e dopo aver analizzato la trama non possiamo certo chiamare “50 sfumature di grigio” un’opera letterale. I personaggi risultano vuoti ed evidentemente artefatti. Tuttavia, E.L. James unisce gli elementi che appassionano i fan”, sostiene Sandra Gomide che spiega come il libro sia una copia esatta e ben adattata di “Twilight”, opera sulla quale l’autrice si è basata. Le similitudini sono ben visibili: un giovane importante che nasconde un segreto (o una debolezza) domina su una ragazza fragile e poco sicura di sé. La passione è grande: nonostante gli ostacoli e i nemici, l’amore ne esce vincitore. Riassumendo, la trama è la stessa, se non fosse che in “Twilight” il protagonista è un vampiro mentre in “50 sfumature di grigio” è un milionario sadico.
“Molti hanno criticato la violenza delle scene sadiche, ma questo non ha molto senso visto che Anastasia accetta deliberatamente di farsi picchiare. Quindi non si tratta di un caso di violenza domestica in cui la vittima non ha il controllo della sua sofferenza”, afferma Céline Martin, appassionata lettrice cristiana, che vede in quest’opera un’ode al potere riparatore dell’amore. “È un romanzo come un altro, con un piccolo dettaglio sul sadomaso. Anastasia dimostra che cos’è il vero amore, sentimento che il protagonista maschile non aveva mai conosciuto, convincendolo che il dolore non deve necessariamente far parte della sessualità”, continua questa professoressa di 46 anni, madre di due adolescenti. D’altronde, Céline rappresenta appieno il target della saga, definita come “porno per mamme”.
Per evidenti ragioni, i responsabili religiosi di tutto il mondo si sono schierati contro questo libro. Hanno consigliato ai loro membri di non leggere il libro né di guardare il film, avvertendoli del contenuto inadatto ai valori cristiani e familiari. In effetti il protagonista Christian Grey, proprietario di un enorme patrimonio, tra cui spiccano le macchine di grande cilindrata e un elicottero, è stato vittima di violenze sessuali durante la sua adolescenza. In seguito a questa esperienza, è entrato nel mondo del sadomaso per non uscirne più, fino al momento in cui incontra una giovane donna che firma un contratto, accettando di soddisfare tutte le sue volontà. La ragazza accetta alcune cose ma ne rifiuta altre; ma perché le accetta, nonostante fosse ancora vergine? Lo fa perché è perdutamente innamorata di quest’uomo che la tiene sempre sotto controllo e la ricopre di regali costosi, di parole “dolci” che non possono essere ripetute in questo contesto cristiano.
Il sesso prima del matrimonio, la violenza contro il tempio dello Spirito Santo, la lussuria… la lista è lunga ma resta comunque poco convincente per i sostenitori delle pratiche BDSM (Bondage, Dominazione, Sadismo e Masochismo).
Lo psichiatra Daniel Barros afferma che il sadismo sessuale è stato descritto per la prima volta nel XIX secolo quando i casi erano gravi e si trasformavano spesso in crimini. “Ancora oggi il sadismo è considerato una malattia dove la persona si eccita sessualmente quasi esclusivamente con la violenza, finta o reale che sia”, spiega. “Un altro segno di sadismo patologico è quando la persona si vergogna del suo comportamento o quando, non controllandosi, forza la propria partner a queste pratiche, rendendo così l’amplesso non consensuale”.
Ma allora perché questo tema attira così tanto le donne? Una delle spiegazioni potrebbe essere la libertà sessuale che le donne vivono dalla rivoluzione femminista e dall’invenzione della pillola contraccettiva, intorno agli anni ’50 e ’60. Uscita dalla sua precedente condizione in cui era confinata a casa e costretta ai lavori domestici, sotto l’autorità del padre o del marito, la donna ha cominciato a poter scegliere quando e con chi avere dei figli. Approfittando della propria sessualità e rimandando la maternità, sfrutta il tempo guadagnato per proseguire i suoi studi e per migliorare le proprie condizioni lavorative. Questa stessa tipologia di donne, amanti delle serie TV e delle riviste femminili, si sente continuamente dire che ha bisogno di reinventarsi, di scoprirsi, di permettersi tutta una serie di cose nuove. Nel descrivere l’evoluzione femminile, non è raro parlare di rapporti omosessuali come culmine del processo, come se fosse quasi un passaggio obbligatorio per la generazione presente. Per questa filosofia in crescita, è quindi fondamentale uscire dai presupposti imposti dal sesso matrimoniale e pudico.
Nel giugno 2013, alcuni psichiatri si sono riuniti per affrontare questo argomento. Sì, degli scienziati hanno affrontato il tema del comportamento sessuale presentato nell’opera di E.L. James per cercare di comprendere gli effetti sugli spettatori, in particolar modo sulle spettatrici. In casi come questi non si arriva mai a conclusioni definitive, ma è stato comunque messo in risalto il cambiamento avvenuto nella donna. Prima dolce, docile e più romantica, finisce per scontrarsi con gli uomini per ottenere il primo posto nella sua relazione. Pratiche considerate nel passato come morbose sono attualmente minimizzate dagli specialisti.
Un esempio si trova nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) che prima classificava il sadomaso come una malattia da curare, mentre oggi, nella sua versione rivisitata, minimizza i fatti, suggerendo una cura solamente per i casi più gravi, in cui il fautore della pratica o il proprio partner subiscono dei danni. Ebbene sì, la scienza e la medicina si lasciano condizionare dalle attuali tendenze e dai comportamenti moderni. Alla fine, potrebbe sembrare piuttosto antiquato opporsi a quello che il pubblico trova normale e apprezza.
La psicologa evangelica Tatiana Coimbra ricorda che “anche se i giusti valori vengono calpestati e nonostante nascano nuovi comportamenti che trovano il sostegno dei media, tutto questo non cambia il fatto che le persone siano influenzate da quello che vedono. Ciò che viene presentato come glamour nelle pagine delle riviste e sugli schermi televisivi fa paura ed è addirittura crudele”. La dottoressa fa qui riferimento alle sue pazienti, vittime di maltrattamenti fisici o emotivi, che, proprio come la protagonista del film, accettano tutto per amore, in attesa del loro lieto fine. In realtà, secondo gli specialisti, osservando un po’ più attentamente ci accorgeremo che storie come quella di Christian Grey e Anastasia rappresentano la finzione e non la realtà. “Le donne finiscono per suicidarsi, per essere assassinate o continuano a vivere nella paura e nella costante vergogna”, afferma.
Le autorità locali confermano quanto detto da Tatiana Coimbra; si cerca di attirare l’attenzione sui limiti di questo genere di romanzo. Assistiamo a un aumento delle denunce per molestie, denunce fatte da donne cadute preda di uomini sadici. Inizialmente sedotte, le donne realizzano con il tempo che questi uomini soffrono di veri e propri disturbi della personalità; molti di questi casi si trasformano in omicidi.
Un’altra libertà
È chiaro che, una volta diventato un fenomeno mondiale, una tale opera provoca la pubblicazione di altri film e libri dello stesso genere, che sperano di approfittare dello stesso successo copiando i temi affrontati, le copertine e a volte perfino il titolo. Vecchie opere vengono rispolverate e i sexy shop sono più popolati che mai.
Da notare che è proprio il pubblico femminile ad aver permesso la crescita delle vendite e il consumo di materiale pornografico, almeno secondo i dati raccolti. L’entusiasmo sessuale, chiamiamolo così, ha portato i pompieri londinesi a lanciare un appello di ritegno rivolto alle donne, che l’anno scorso sono state coinvolte in un gran numero di infortuni sessuali che implicavano l’uso di un “sex toy”.
Amelie Pyinton, professoressa inglese di filosofia, ha attirato l’attenzione sul fatto che la donna si perde sempre nella sua ricerca per ritrovarsi. “Il femminismo ha apportato delle vittorie incontestabili ma allo stesso tempo ha creato una pressione senza precedenti per provare il sesso in tutte le sue varianti. Dopo così tanti anni, la donna sembra sentire sempre di più il bisogno di definire il suo ruolo e i suoi valori”, argomenta la specialista, difendendo la tesi che afferma che, cercando di assomigliare agli uomini, in particolare nella ricerca accanita della pornografia, la donna vuole uscire dal suo ruolo di oggetto, per diventare a sua volta consumatrice ed esploratrice di questa nuova sessualità, senza limiti né pudore. Tuttavia, è bene ricordare che nonostante questo importante “progresso” di libertà sessuale, ci sono ancora tantissime denunce negli studi medici e nei centri specializzati sulla sessualità.
Se nonostante le proporzioni dell’emancipazione femminile e dell’esaltazione di nuove pratiche, le donne si sentono ancora sessualmente insoddisfatte, sarebbe prudente pensare che non è la libertà o il permissivismo a creare la felicità all’interno della sfera sessuale.
La Bibbia, considerata da alcuni maschilista e retrograda, presenta al contrario il sesso come un regalo divino, destinato al matrimonio monogamo, privo di tradimenti e deformazioni, in tutta sicurezza e protezione.
E, alla fine, non è proprio la protezione e la sicurezza che le donne, perfino le più moderne e liberali, credono di trovare in un uomo come Christian Grey? Questo personaggio non esiste, è solo la fantasia di una donna di 50 anni, mentre la Parola del Signore è applicata con successo da secoli, sia nella sfera familiare che in quella sessuale; la Bibbia sì che può apportare degli inestimabili benefici fisici ed emotivi alla nuova generazione di donne che si dichiarano libere. Ma libere da cosa, se la società dice che va bene avere dei rapporti con le manette, essere frustate con una cintura e urlare di dolore? Deve esistere un altro tipo di libertà e questa la troviamo nelle sfumature ben più colorate del grigio.
Fabiana Bertotti, giornalista e autrice avventista, moglie di Rodrigo Bertotti, pastore della FSRT