L’allenatore tedesco del Liverpool FC: “Essere credente, ma non volerne parlare: non so come questa cosa potrebbe funzionare!”
Jürgen Klopp è l’allenatore del Liverpool FC, una delle squadre di calcio inglesi di maggior successo.
Klopp è una delle figure più importanti del mondo dello sport nel suo paese natale, la Germania, ed è diventato un allenatore molto rispettato nel Regno Unito.
Ma il successo nel calcio non è la cosa più importante della sua vita, come ha dichiarato l’allenatore, nato a Stoccarda, durante un’intervista alla BBC nel 2016. “Il problema è che sono cristiano”, ha detto l’allenatore tedesco. “Questo [di per sé] non è un problema, ma il problema è che penso che anche altre persone possano avere successo – non si tratta di me. Ma se mi chiedete del Liverpool, ogni stagione vorrei festeggiare qualcosa”.
Dopo appena due settimane come nuovo allenatore del Liverpool, Klopp ha già dimostrato la sua disponibilità a parlare apertamente della sua fede in un’intervista con BT Sports: “Sono cristiano e credo in Dio”.
“In Germania, Jürgen Klopp ha vinto due volte la Bundesliga con il Borussia Dortmund. È arrivato anche alla finale di Champions League nel 2013.
In un’intervista al quotidiano locale Frankfurter Rundschau ha detto: “Essere credente, ma non volerne parlare: non so come questa cosa potrebbe funzionare!”.
“Se qualcuno mi chiede della mia fede, ne parlo tranquillamente, senza pretendere però di essere un missionario”.
“Quando penso a me, alla mia vita (momento che mi ritaglio ogni giorno), mi sento di essere incredibilmente in buone mani”, ha aggiunto. “È un peccato che agli altri manchi questo senso di sicurezza; anche se forse nemmeno lo sanno perché sennò, naturalmente, lo cercherebbero”.
In questa intervista ha anche parlato delle difficoltà di giocare a calcio la domenica mattina, quando era ancora adolescente, e di come ha capito che c’era molto tempo durante la settimana per crescere nella fede cristiana.
In un’altra intervista con un media tedesco, Klopp ha detto: “Gesù Cristo è la persona più importante della storia. Per me, questa è una risposta facile”.
Ha poi spiegato perché crede in Cristo. “È venuto al mondo con una missione ben precisa, per niente facile da compiere”.
“Alla fine [della sua vita], ha preso su di sé tutti i peccati ed è stato inchiodato su una croce”. Per questo la morte di Gesù sulla croce “è stato il più grande atto mai compiuto, perché ha cambiato tutto”. “Non dobbiamo farlo [pagare per i nostri peccati] e questo è un grande sollievo”, ha concluso.
Fonte: https://bit.ly/2TtkkNv
Traduzione: Tiziana Calà