Fiorire per Gesù

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Un inaspettato atto di gentilezza porta benedizioni inaspettate.

 

Una delle cose che preferisco della primavera e dell’estate sono i fiori che sbocciano, fioriscono. A Washington, vicino a dove vivo, c’è un bellissimo spettacolo primaverile in cui fioriscono 3.750 alberi di ciliegio intorno al Tidal Basin e si possono ammirare i famosi monumenti che onorano la storia americana, tutti raggiungibili a piedi.

L’idea di piantare alberi di ciliegio è nata con Eliza Scidmore nel 1885, quando ha sostenuto la necessità di piantare ciliegi giapponesi a Washington, D.C. Nel 1906 David Fairchild ha importato e piantato 75 alberi di ciliegio per vedere se sarebbero cresciuti in quel clima, e così è stato! Nel 1912, il sindaco giapponese di Tokyo dell’epoca, Yukio Ozaki, ha deciso di inviare 3.000 alberi in dono alla città di Washington, D.C., per celebrare la crescente amicizia tra i due paesi.

Sapevate che possiamo fiorire per Gesù ovunque siamo piantati, proprio come i ciliegi giapponesi? Se accettiamo il dono dell’amore che Gesù vuole piantare nei nostri cuori, il suo amore crescerà e fiorirà attraverso le nostre parole e le nostre azioni. Possiamo mostrare l’amore di Dio in modi pratici attraverso le nostre parole e azioni gentili.

È stato un fine settimana intenso, con gli alberi di ciliegio in piena fioritura; insieme a mio marito e ad alcuni amici, siamo andati a vedere i fiori di persona. Ebbene, non eravamo gli unici a voler vedere i ciliegi quel pomeriggio. Ogni anno oltre 700.000 visitatori si recano in questa zona per ammirare la bellezza dei boccioli e dei petali rosa chiaro!

Dopo aver camminato per un po’ di tempo e aver scattato molte foto ai bellissimi alberi da diverse angolazioni, abbiamo deciso di cercare un posto dove sederci, riposare e riguardare le nostre foto. Ero entusiasta di aver trovato una panchina vuota tra la folla e l’ho subito occupata per il nostro gruppo. Quando sono arrivata alla panchina, ho notato una borsetta sul bordo più lontano, ma non ho visto nessuno nei paraggi che ne potesse essere la proprietaria. Ho pensato che qualcuno stesse riservando un posto, ma non ho visto nessuno avvicinarsi alla panchina. Poi ho pensato a quanto mi sarei sentita persa se avessi smarrito la mia borsa.

Io e i miei amici abbiamo affrontato il tema, cercando di capire cosa dovevamo fare. Abbiamo deciso di guardare all’interno della borsa, per vedere se c’era un documento o un numero di telefono da comporre per contattare il proprietario. Ci siamo guardati anche intorno per vedere se riuscivamo a notare qualcuno che sembrava stesse cercando un oggetto smarrito. Non abbiamo notato nessuno, ma c’era un portafoglio con una patente di guida, contanti, carte di credito e altro ancora, il che mi ha fatto sentire ancora peggio per la proprietaria. Abbiamo deciso di pregare per avere un aiuto per ricongiungere la borsetta alla sua proprietaria. Se dopo 20 minuti non ci fossimo riusciti, saremmo andati a consegnarla all’ufficio oggetti smarriti.

Mentre i miei occhi scrutavano i volti della moltitudine di persone che passavano, ho improvvisamente visto un volto che assomigliava alla foto della patente e, una volta più vicina a noi, ero proprio sicura che si trattava della proprietaria della borsa. L’unica cosa sconcertante è che non sembrava cercare nulla; stava solo ridendo e parlando con le sue amiche, continuando a camminare. Ci siamo avvicinati alla donna e l’abbiamo chiamata per nome. Ci ha guardato con sorpresa perché eravamo degli sconosciuti. Poi le abbiamo detto che avevamo trovato la sua borsa sulla panchina lì vicino. La sua bocca si è spalancata per la sorpresa quando ha capito che effettivamente le mancava la borsa. Era così grata! Era in visita da fuori città ed era così felice di riavere i suoi documenti e tutto il resto del contenuto della borsa. Non sarebbe stata in grado di tornare a casa senza i suoi documenti e ci ha ringraziato più e più volte.

Le abbiamo detto che Dio aveva risposto alla nostra preghiera e che avevamo pregato per lei! Era commossa e continuava a ringraziarci. Ci siamo sentiti così sollevati per lei e siamo stati grati di averle potuto mostrare l’amore di Dio in modo così concreto. Spero che il seme dell’amore di Dio che abbiamo piantato quel giorno cresca e fiorisca nella sua vita.

Dio sa di cosa abbiamo bisogno ancora prima di noi, il che è davvero sorprendente! Vi sfido a cercare modi per mostrare l’amore di Dio in modi pratici e a fiorire per Gesù oggi!

 

 

Di Dawn Jacobson-Venn

Fonte: https://adventistreview.org/feature/blooming-for-jesus/

Traduzione: Tiziana Calà

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