ANN/Maol – Il tesoriere della Conferenza Generale (CG) degli avventisti del settimo giorno, Juan Prestol-Puesán, ha affermato che la ripresa finanziaria realizzata dalla denominazione mondiale nel 2016 è un intervento di Dio. Prestol-Puesán ha evidenziato queste osservazioni durante la presentazione del suo rapporto nella prima giornata di incontri del consiglio di primavera del Comitato esecutivo della CG, uno dei due principali incontri di lavoro annuali dei vertici della denominazione.
La Conferenza Generale, che aveva concluso il 2015 con una perdita di 20 milioni di dollari, è tornata in attivo alla fine del 2016 con un surplus di 1 milione di dollari. I 21 milioni di dollari che hanno invertito la tendenza, ha riferito Prestol-Puesán, «testimoniano la risposta di Dio alle preghiere».
Il tesoriere ha anche riconosciuto il contributo al risultato positivo di alcuni cambiamenti politici ed economici, come, ad esempio, il mancato declino del mercato statunitense solitamente atteso dopo le elezioni, le decime arrivate dalla Regione Nordamericana che per la prima volta hanno raggiunto un miliardo di dollari, la parziale ripresa della moneta brasiliana e il rigore finanziario attuato dalla sede mondiale della Chiesa. Quest’ultimo è stato determinante per tenere le spese ai livelli preventivati, o anche sotto, consentendo il pareggio e una maggiore solidità finanziaria.
È vero che il team della tesoreria si è impegnato nel raggiungimento di questo risultato, ha ribadito il tesoriere generale, ma il cambiamento delle prospettive è «opera di Dio». È seguito un momento di silenzio, in cui ha chiesto una preghiera speciale di ringraziamento al Signore perché si prende cura della sua Chiesa.
Al tesoriere ha fatto eco il presidente mondiale, Ted N. C. Wilson. «Questo non è altro che l’intervento della mano di Dio», ha affermato, congratulandosi con Prestol-Puesán e il suo team per l’«approccio molto attento» in un clima economico incerto a livello mondiale, caratterizzato da continue fluttuazioni monetarie.
Segnali positivi
Prestol-Puesán ha comunicato che le spese di gestione della sede mondiale della Chiesa sono scese di 14,9 milioni di dollari dal 2015 al 2016.
Un altro risultato positivo è la diminuzione delle spese dei viaggi che hanno raggiunto solo il 68,1 per cento della somma totale preventivata. «Abbiamo detto ai dipendenti in ogni ufficio e dipartimento di pianificare attentamente i viaggi, di spostarsi solo se veramente necessario», ed è stato così, ha spiegato il tesoriere.
Prestol-Puesán, tuttavia, ha rivolto un appello speciale a mantenere la stessa rotta, senza eccessi di entusiasmo dopo il risultato raggiunto. «Eravamo scesi in picchiata. Siamo tornati in superficie. Ora dobbiamo rimanere in superficie», ha affermato.
Le sfide future
Una delle principali sfide che la Chiesa mondiale dovrà affrontare nei prossimi quattro anni è un declino delle decime. Come afferma il working policy (V 09 05 2d) della Chiesa mondiale, la Regione Nordamericana (NAD), che nel 2016 ha contribuito con il 6,85 per cento della sua decima alle attività finanziate dalla Chiesa mondiale, contribuirà con il 6,60 per cento quest’anno e il 6,35 nel 2018. Nel 2019, la NAD contribuirà con il 6,10 per cento della sua decima, per arrivare al 5,85 per cento nel 2020, lasciando più fondi al suo interno da usare nella missione nel territorio nordamericano.
Alcune altre cifre rilevanti, ha spiegato Prestol-Puesán, non sono tornati agli importi degli anni precedenti. In particolare, la percentuale di capitale di esercizio raccomandata, che nel 2014 raggiugeva il 102,7 per cento, era solo 88,0 per cento nel 2016. Inoltre, la percentuale di liquidità, che nel 2014 era del 124,8 per cento, è al 98,9 per cento nel 2016. «Abbiamo davanti questa realtà, ma teniamo d’occhio i numeri», ha affermato.
Un’altra sfida per la sede mondiale della Chiesa riguarda il tetto del 2 per cento del totale lordo delle decime, usato per la gestione della CG, che è influenzato dalle fluttuazioni dei cambi internazionali negli ultimi anni. Si prevede che il dollaro continuerà a essere forte, per cui la CG supererà questo tetto. In previsione di ciò, il Comitato di bilancio e pianificazione strategica ha raccomandato all’esecutivo un aumento al 2,12 per cento nel 2017 e al 2,13 per cento nel 2018. Il Comitato esecutivo ha votato, approvando la raccomandazione all’unanimità.
Nel complesso, il tesoriere generale ha espresso profondo apprezzamento al suo team per il lavoro svolto e ai membri di chiesa per la loro fedeltà al Signore. Ha quindi concluso dando a Dio tutto il merito di quanto realizzato. «Ricordiamoci che quando facciamo del nostro meglio, Dio fa il resto», ha affermato, «Prendiamo sul serio le nostre responsabilità, ma tutto il peso è di Dio».
(Foto: ANN/Brent Hardinge)