In questo periodo, il Covid e il lockdown sono di nuovo i protagonisti delle testate dei nostri giornali, impattando un grandissimo numero di persone nel Pacifico meridionale. Oltre a questo, c’è la questione dei vaccini, soprattutto perché sono promossi dai governi come un modo per ritornare alla normalità. Alcune persone si sono opposte ai vaccini, credendo che Ellen White fosse contraria, mentre altre sostengono che la questione sia legata alla fede e alla fedeltà a Dio. Affrontiamo quindi questo argomento.
Ellen White e i farmaci
In primo luogo, è noto che Ellen White era contraria ai “farmaci nocivi”. Nel 1865, dopo aver riflettuto sul trattamento offerto da un “medico”, scrisse: “Sono state causate più morti dall’assunzione di farmaci che da tutte le altre cause messe insieme. […] Numerosi medici, e numerosi farmaci, hanno causato una maledizione agli abitanti della terra, portando migliaia e decine di migliaia di persone a tombe premature” (1).
È essenziale capire il contesto in cui ha fatto queste dichiarazioni. Nell’America del XIX secolo erano considerate medicine sostanze quali il mercurio, l’oppio, l’arsenico e la stricnina. Inoltre, c’erano “pozioni” (chiamate all’epoca “composti”) che potevano avere un mix di qualsiasi ingrediente, inclusi, ma non solo, i seguenti: vermi, sciroppo vegetale, polveri, carne di vipera, precipitati mercuriali, sudore umano ed escrementi umani o animali. Se il compositore commetteva un errore, conservava la pozione per un uso successivo! (2)
Non c’è da meravigliarsi che nel 1860 il dottor Oliver Wendell Holmes scrisse: “Se l’intera scienza medica, come viene utilizzata ora, potesse essere affondata in fondo al mare, sarebbe tanto meglio per l’umanità e tanto peggio per i pesci” (3). Questo dovrebbe spiegare l’uso che Ellen White faceva del termine “farmaci”.
Inoltre, a quell’epoca essere un medico richiedeva un apprendistato di tre anni presso un altro medico, i cui risultati dipendevano dall’abilità dello stesso. A metà del XIX secolo, le scuole di medicina venivano sollecitate a estendere la propria formazione a corsi di sei mesi, ma non c’era alcuna regolamentazione. Nel 1885 la maggior parte delle scuole offriva un corso di due anni, ripetendo in gran parte quanto fatto nel primo anno. È quindi evidente che la medicina si stava sviluppando molto durante questo periodo storico.
Infine, Ellen White fu la forza trainante dell’attenzione che il mondo avventista ha posto sulla salute. È stato il suo essere visionaria a spingere la fondazione di istituzioni sanitarie, e dichiarò che “la scuola di medicina di Loma Linda deve avere un livello eccellente” (4). Desiderava che i laureati fossero formati in modo da essere dotati di “un talento maggiore, ponti ad avere un grado maggiore di responsabilità” (5). Era necessario puntare al meglio.
Ellen White e i vaccini
Ellen White non fa alcuna dichiarazione riguardo ai vaccini. Qui la sua penna tace. Tuttavia, ci sono documenti di alcune interazioni da parte di coloro che hanno lavorato con lei che trattano anche questo argomento. I principi qui riportati dovrebbero essere utili al processo decisionale dei lettori.
Elder DE Robinson, uno dei suoi segretari, in risposta a una domanda, il 12 giugno 1931 scrisse di un’epidemia di vaiolo nella sua area, mentre Ellen White era in vita. Egli sottolinea come “lei stessa venne vaccinata, ed esortò i suoi collaboratori, quelli legati a lei, a farsi vaccinare. Facendo questo passo, la sorella White riconobbe il fatto che è stato provato che la vaccinazione rende immuni dal vaiolo o ne alleggerisce notevolmente gli effetti se se ne viene colpiti” (6).
Un altro esempio è dato da WC White che ha ricordato un incidente di quando si trovavano in Australia. Un missionario rientrato in patria aveva perso nelle isole il suo primogenito, a causa della malaria, avendo rifiutato il consiglio di somministrare il chinino sulla base della sua comprensione del consiglio di Ellen White. Egli le chiese: “Avrei peccato a dare al ragazzo il chinino quando non conoscevo altro modo per controllare la malaria e quando la prospettiva era che altrimenti sarebbe morto? Lei rispose: No, ci si aspetta che facciamo del nostro meglio” (7). Questo è in linea con il suo seguente consiglio: “Dio vuole che tutti noi abbiamo buonsenso, e vuole che ragioniamo a partire da esso. Le circostanze modificano le condizioni. Le circostanze cambiano il rapporto delle cose” (8).
Nel 1911, Ellen White scrive al figlio Edson di aver fatto un trattamento con i raggi X. “Per diverse settimane mi sono curata con i raggi X per la macchia nera che avevo sulla fronte. In tutto ho fatto 23 trattamenti, che sono riusciti a rimuovere completamente il segno. Per questo sono molto grata” (9). Questo indica che Ellen White non era contraria alla medicina moderna in via di sviluppo; né era contraria all’uso legittimo dei vaccini.
Vaccini e fedeltà a Dio
Ma che dire delle affermazioni fatte in alcuni ambienti che affermano l’esistenza, in qualche modo, di una connessione tra i vaccini e la fede e la fedeltà a Dio? Il libro dell’Apocalisse affronta questioni che hanno a che fare con gli ultimi tempi, e al centro del libro c’è la questione di una scelta di vita che tutti devono fare. Questa scelta ha a che fare con l’essere da una delle due parti nel gran conflitto tra Dio e Satana. Ha a che fare con l’adorazione e la fedeltà a Dio (cfr. Apocalisse 14:7), o a Satana, rappresentato dalle potenze della bestia (cfr. Apocalisse 13:15). La situazione attuale non riguarda l’adorazione e la fedeltà a Dio. È difficile scovarvi un qualche elemento religioso. Ha il potenziale di toccare questioni di libertà personale, ma non è la stessa cosa che parlare di questioni di culto e pratica del credo religioso (10).
Infatti, abbiamo qui un eccellente esempio di decidere cosa afferma la Scrittura. Prima della Riforma, la chiesa determinava ciò che la Scrittura affermava. I cristiani protestanti credono che l’autorità sia nella Scrittura. Ma cosa succede quando non sono d’accordo tra loro sul suo significato? Chi decide cos’è corretto? È l’individuo o la comunità di fede? Entrambe le parti affermano di aver fondato le proprie affermazioni a partire dalla Scrittura. Eppure, in realtà, noi interpretiamo la Scrittura, e la storia del cristianesimo mostra il disaccordo che c’è sul suo significato.
Questo evidenzia la questione di come i diritti degli individui e della comunità si intersechino. Ciò si verifica nella comunità cristiana quando sorgono questioni dottrinali, e la comunità stessa chiama i credenti a rispondere di ciò che vede come aberrazioni. Le persone sottoposte a misura disciplinare sosterranno che la loro libertà religiosa è stata violata. Questi individui sono alla fine liberi di praticare e credere ciò che vogliono, sulla base della propria coscienza, ma di solito separati dalla loro comunità di origine.
Lo stesso si applica in questo contesto attuale. Ogni persona ha il diritto di scegliere se farsi vaccinare o meno, ma deve prendere in considerazione il bene maggiore dell’intera comunità. Non è una decisione facile per alcuni, e bisogna lasciar loro spazio per dialogare sulle riserve che hanno.
- Ellen White, Selected Messages, vol. 2, p. 450
- Per una descrizione più dettagliata, cfr. Mervyn g. Hardinge, A Physician Explains Ellen White’s Counsel on Drugs, Herbs and Natural Remedies, pp. 43-58
- Howard Markel, “Why you can thank Oliver Wendell Hollmes Sr for doctors washing their hands”, 28 agosto 2020
- Ellen White, Counsels to Parents, Teachers, and Students, p. 480
- Ellen White, Counsels to Parents, Teachers, and Students, p. 470
- Merlin D. Burt, Some Observations for Seventh-day Adventists on Ellen White and Vaccines. Burt cita diversi altri esempi
- Ellen White, Selected Messages, vol. 2, pag. 181
- Ellen White, Selected Messages, vol. 3, p. 217
- Ellen White, Selected Messages, vol, 2, p. 303
- Per una riflessione biblica/teologica, cfr. <adventistreview.org/church-news/story16732-vaccination-a-biblical-and-theological-reflection>
Di Mark Pearce, direttore del centro di ricerca Ellen G White/SDA.
Fonte: https://record.adventistchurch.com/2021/10/27/on-ellen-white-and-vaccines/
Traduzione: Tiziana Calà