DISTRUTTO

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Distrutto..si, forse è la prima parola che può descrivere il sentimento che proviamo quando veniamo a sapere che qualcuno del nostro entourage si è tolto la vita. Ne segue un senso di colpa « Non ho fatto niente per aiutarlo, avrei potuto.. ». Per le persone più intime, c’è più che altro l’incomprensione o la rabbia contro la « codardia » dell’amato che non c’è più.

Col passare del tempo, mi rendo conto che tutti i sentimenti legati al suicidio non sono altro che un pallido riflesso di una situazione difficile da vivere e da spiegare. Come spiegarsi il fatto che è la seconda causa di mortalità tra i giovani tra i 15 e i 29 anni, età in cui di solito si ha una solo desiderio: vivere! Come spiegarsi che anche i cristiani non sono esonerati da questo fenomeno? E ancora più sorprendente è il fatto che, da circa due decenni, anche se in numero ridotto, anche dei pastori si sono tolti la vita.

Il sottotitolo del dossier di questo numero “Lo stato di urgenza mondiale” e i numeri parlano da soli. Circa 800 000 persone si tolgono la vita ogni anni e si pensa che siano 16 milioni coloro che lo hanno tentato (1 su 20 lo compiono). Sì, è un flagello. No, nessuno è al sicuro. Poco importa il paese. Questo riguarda il mondo intero.

Di fronte a ciò, possiamo distogliere lo sguardo e dire che non ci riguarda. Fino al giorno in cui scopriamo che un nostro vicino di casa, un nostro amico, un caro ha provato o è riuscito a trovare la morte. Anche se è difficile o addirittura un tabù parlarne, ci tenevamo a presentare la testimonianza di qualcuno che ha voluto morire e ci ha provato. Lo scopo è quello di provare a comprendere al fine di aiutare. Quali sono i segni che permettono di prevenire l’atto? Come fare per non stigmatizzare le persone e i loro sentimenti? Sarebbe formidabile poter dare delle risposte precise a tutte queste domande! Facendo riferimento alla Bibbia, possiamo trovare degli esempi e degli spunti di riflessione? Questo numero, che tratta anche altri soggetti, non ha la presunzione di dare delle frasi fatte come risposte, ma si propone di aprire una discussione sul tema, anche all’interno della nostra chiesa.

FRANÇOIS SCERBA, NO ARMATA MILITARE
TRIO DI QUINOA MESSICANA (VEGAN)

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