Gallup pubblica i risultati del suo ultimo sondaggio.
L’agenzia Gallup ha pubblicato il mese scorso il suo sondaggio annualesu come gli americani considerano la Bibbia. Il 26% degli intervistati ha dichiarato che è “un antico libro di favole, leggende, storie e precetti morali registrati dagli uomini” (visione scettica); 24% (meno di un americano su quattro) ha affermato che è “la parola vera di Dio da prendere letteralmente, parola per parola” (visione letterale); e il 47% cento ha espresso un’idea intermedia, “è la parola ispirata di Dio, ma non tutto ciò che è in essa deve essere preso alla lettera”.
Per la prima volta dal 1976, da quando cioè Gallup iniziò a porre questa domanda a un campione casuale di statunitensi, la percentuale di coloro che abbracciano la visione letterale è scesa così tanto: dal 38% al punteggio attuale. Gli scettici, invece, sono raddoppiati dal 13% al 26%. La percentuale di coloro che hanno una visione intermedia è rimasta pressoché uguale.
“È anche la prima volta in quarant’anni che avviene un cambio di tendenza”, affermano dall’agenzia, “e il letteralismo biblico non ha superato lo scetticismo”.
Il sondaggio Gallup, condotto a maggio, ha inoltre scoperto che gli americani sopra i 50 anni, gli adulti che non hanno un’istruzione universitaria e le minoranze etniche sono più propensi a fare propria la visione letterale della Bibbia. Gli adulti sotto i 50 anni, i laureati e i bianchi sono più portati ad avere una visione scettica della Scrittura. Il cambiamento è soprattutto tra i giovani e quindi la tendenza potrebbe accelerare nei prossimi anni.
Allo stesso tempo, è importante non perdere di vista il fatto che il 71% degli americani ritiene la Bibbia un libro sacro e ispirato da Dio, anche se per alcuni non contiene letteralmente proprio le parole divine.
Naturalmente, il modo in cui gli americani considerano la Bibbia dipende anche dalla loro appartenenza religiosa, precisa Gallup. All’interno del vasto gruppo dei cristiani, i protestanti (compresi quelli che si dichiarano genericamente “cristiani”) propendono verso la visione letterale, mentre i cattolici si dividono uniformemente tra chi considera la Bibbia parola letterale di Dio e chi la ritiene un libro di storie. Non sorprende che la grande maggioranza di coloro che non hanno un’affiliazione religiosa rientrano tra gli scettici.
In conclusione, spiega Gallup, gli americani di tutte le fasce di età accettano ancora la Bibbia come documento sacro, ma la maggior parte di essi minimizza il ruolo diretto di Dio in essa. Questo potrebbe significare che, rispetto al passato, le persone saranno più disposte a credere che la Bibbia sia aperta all’interpretazione (se gli uomini, non Dio, hanno scritto la Bibbia, può essere messa in discussione più facilmente). E questo, a sua volta, può avere conseguenze sulla posizione degli americani nelle questioni etiche. Il Paese vede già una crescente accettazione pubblica di comportamenti che una volta erano in larga parte disapprovati da una prospettiva cristiana (matrimonio gay, sesso prematrimoniale, nascite fuori dal matrimonio, suicidio assistito). – Notizie Avventiste
Fonte: http://news.avventisti.it/meno-un-americano-quattro-crede-la-bibbia-sia-parola-letterale-dio/