Quando avevo quindici anni, con le mie amiche compilavo dei contratti di fidanzamento. Era una lista di tutte le qualità che i potenziali fidanzati dovevano avere per essere ritenuti all’altezza. Li avevamo firmati col sangue, giurando stringendoci il mignolo e dicendo che non ci saremmo mai accontentate di un ragazzo che non soddisfaceva TUTTI i requisiti richiesti.
Quando esco con le mie amiche single, sento parlare di simili liste. Deve guadagnare bene, lavorare preferibilmente come medico, avvocato o cardiochirurgo. Deve volere 3 bambini e trascorrere i suoi fine settimana facendo volontariato per gli orfani. Sarà meglio che vada bene, sennò per che cavolo ho aspettato tutto questo tempo?
Beh Sarah, dopo 6 anni di matrimonio non posso che darti un consiglio: frena. L’uomo che ora chiamo marito, non avrebbe mai soddisfatto tutte le caratteristiche che avevo scritto sulla mia lista.
A quindici anni, non sapevo quello che volevo in un uomo o nel padre dei miei figli. Anche se l’avessi fatta a 25 anni, non avrei saputo elencare alcune delle qualità che invece possiede, non sapevo che le avrei tanto desiderate. Alcune cose della vita non si possono sapere finché non le si vivono.
Per divertimento, mio marito guarda i campioni di colore. Spesso torna a casa, felice e radioso come un uomo che è appena stato in un negozio sportivo. Non ha idea di cosa sia Pinterest, ma potrebbe costruirti una baita sul lungolago solo con dei lacci delle scarpe e della gomma da masticare. Come facevo a sapere che mi sarei follemente innamorata di un uomo convinto che un buon appuntamento potesse essere andare in un negozio di attrezzature da pesca? Non sono io ad aver scelto questa vita, è lei ad aver scelto me.
La sera tardi, mi dà una pacca sulla spalla. Vuole vedere se sto già dormendo. So cosa sta pensando. A volte faccio finta di essere già profondamente addormentata, solo perché non sono in vena. Altre volte, gli dò una soddisfazione, dimostrandogli di essere ancora in vita. Poi ci ritroviamo coi musi profondamente immersi nei pacchi di snack e schifezze varie. (Non era dove pensavi che stessi andando a parare, vero? Non entriamo in quel settore della vita privata di due adulti). Scendiamo in punta di piedi per non svegliare i pargoli. Se è in vena di esagerare, mi chiederà se voglio dividere un pezzo di formaggio. La vegana in me freme.
Sono tornata prima dal lavoro per poi scoprire, arrivando a casa, che mio marito ha invitato il nostro vicino di casa, un uomo anziano, per guardare insieme il telegiornale. Mio marito non guarda il telegiornale; fa solo finta di essere preoccupato per la direzione dell’indice azionario della borsa, il Dow Jones, in modo da dare a Max qualcosa di cui lamentarsi, e un paio di orecchie pronte ad ascoltarlo. Questa caratteristica non l’avevo messa nella mia lista ma mi rende più empatica quando si tratta poi di avere a che fare con i suoi calzini sporchi.
Ho sposato un uomo che non si limiterà a fermarsi, se incontra qualcuno bloccato sul ciglio della strada, con una gomma a terra. Farà di più: chiamerà il carro attrezzi, offrendosi di pagare, senza nemmeno dirti come si chiama. Una volta mi disse che dovevamo fare una breve sosta prima di andare a cena. In macchina c’erano tre bambini ma lui mi ha giurato che ci sarebbe voluto solo un secondo. Subito dopo ci siamo ritrovati in un parcheggio per roulotte. Prima ancora che potessi obiettare qualcosa, era sceso dalla macchina e un uomo di nome Bob si dirigeva verso di lui a bordo di uno scooter. Gli vedevo parlare e ridere insieme. Lo vedo dargli una cassetta da pesca nuova con alcune esche già all’interno, per poi rientrare in macchina come nulla fosse. Uscendo da quel parcheggio, mi sentivo sopraffatta dall’orgoglio che provavo nel sapere che quello era l’uomo che avevo sposato. Nessuna lista con le caratteristiche da controllare.
Mio marito sa quanta crema mettermi nel caffè. Fa il mio caffè ogni mattina, prima ancora di fare il suo. Ho sposato un uomo che saprebbe dirvi il mio colore preferito di scarpe da ginnastica di quando andavo in prima media. Perde le chiavi della macchina tutti i giorni ma sorride ripensando alle scarpe da ginnastica di 19 anni fa.
Shannon, sbarazzati delle liste. Liberati di quell’elenco che controlli continuamente, di quei punti che speri di poter sbarrare, un giorno. La maggior parte delle donne che conosco e che sono felicemente sposate, hanno mariti che non rispecchiano le caratteristiche delle loro liste ma che, in compenso, hanno delle qualità di cui non sapevano e non immaginavano nemmeno di avere bisogno.
Se pianifichi troppo la vita, rischi di perderti i momenti in cui dovresti viverla davvero. Esci con quel ragazzo timido che come foto profilo ne ha una fatta a una convention su Star Wars. I cuori non possono essere contenuti in semplici liste e se ci provi, rischieresti di perderti la risata di un uomo, una risata così contagiosa da farti dimenticare che state vagando per le corsie di un supermercato.
Cara Happily Married Leslie, guarda il campionario dei colori e soffermati sulla differenza tra il taupe e il beige. Guardate il film “Un tuffo nel passato”, se vuole, e ridi alle imitazioni che ti fanno rabbrividire dentro. Fallo sentire come il ragazzo dei tuoi sogni, anche se non l’avevi sognato esattamente così.
Non sapevi quello che volevi fino a quando non hai trovato quello di cui avevi bisogno.
Brucia la lista!
Heather Thompson Day è assistente alla cattedra di comunicazione alla Andrews University. È l’autrice di 5 libri cristiani tra cui “Life After Eden” (letteralmente, La vita dopo l’Eden), disponibile ora. Puoi seguirla su Twitter o su IG: HeatherThompsonDay.
Di Heather Thompson Day
Fonte: http://envisionmag.com/all-kinds/what-i-wanted-in-a-man/
Tradotto da Tiziana Calà