Sei il tipo di persona che fa fatica a chiedere aiuto, credendo di potere (e dovere) occuparti di tutto da solo? Forse è a causa del perfezionismo: non credi che gli altri possano fare le cose con la stessa attenzione e accuratezza con cui le faresti tu. O forse sei sempre stata la persona su cui gli altri possono contare: ti prendi cura degli altri, soddisfi le aspettative più alte o semplicemente cerchi di tenere tutto sotto controllo.
Ci sono molti motivi per cui ci si astiene dal chiedere o anche solo dal prendere in considerazione di chiedere aiuto. Il mondo in cui viviamo oggi spesso celebra l’indipendenza e la fiducia in se stessi, facendo sembrare l’atto di chiedere aiuto un segno di debolezza. Ci diciamo che dovremmo essere in grado di gestire tutto da soli, che affidarci agli altri in qualche modo sminuisce le nostre capacità. Ma la verità è che nessuno è stato progettato per portare i fardelli della vita da solo, ed è giusto, anzi necessario, chiedere aiuto quando si raggiungono i propri limiti.
Anche quando ci sentiamo isolati, senza nessuno che ci dia sostegno, non siamo mai veramente soli. Ma per quanto lo sappiamo, o dovremmo saperlo, spesso ce lo dimentichiamo.
Qualche anno fa, io e mio marito abbiamo fatto un viaggio nella campagna del sud del Brasile. Sulla via del ritorno, a poche ore da casa, ci siamo trovati in una situazione che non sapevamo come affrontare. Era inverno e la luce si stava affievolendo, creando un momento in cui non era né notte né giorno, rendendo difficile la vista. Abbiamo preso una buca e abbiamo forato.
Ora, forse per te cambiare una gomma potrebbe essere una cosa di facile risoluzione. Ma per noi, una coppia di millennial cresciuti in città che hanno più dimestichezza con le apparecchiature digitali e i dispositivi tecnologici che con le riparazioni dell’auto, è stata tutta un’altra storia.
Come se non bastasse, le pastiglie dei freni erano state cambiate di recente e le ruote erano state serrate con un elettroutensile. Quindi eravamo lì, accostati su una stradina, al freddo, con i camion che passavano a pochi centimetri di distanza e senza assistenza stradale. Dopo aver montato il cric e preparato tutto, grazie a un tutorial su YouTube, ci siamo resi conto che i dadi delle ruote erano troppo stretti per essere svitati. Abbiamo provato di tutto, anche a saltare sul supporto della ruota.
Era buio, si gelava ed eravamo esausti. Mentre guardavo il telefono per cercare altri tutorial, ho visto mio marito inginocchiato con la testa sul supporto della ruota. Pensavo che si fosse arreso, ma stava facendo quello che avremmo dovuto fare d’istinto fin dall’inizio: stava chiedendo aiuto.
Dopo aver pregato, ha fatto un respiro profondo e ha provato ancora una volta. E indovina un po’? I dadi delle ruote si sono allentati come fossero burro.
Spesso ci affidiamo alle nostre forze, cercando di superare le sfide, come allentare quel dado ostinato, dimenticando che, per quanto ci sforziamo, a volte non possiamo farcela da soli. Abbiamo bisogno di aiuto e, soprattutto, abbiamo bisogno di chiedere aiuto.
Quell’esperienza sul ciglio della strada mi ha ricordato che non devo avere tutto sotto controllo: i miei limiti sono un’opportunità affinché la potenza di Dio si dimostri perfetta nella mia debolezza (cfr. 2 Corinzi 12:9).
La Bibbia è piena di storie e di promemoria del fatto che Dio è sempre pronto ad aiutarci. Promette che ci fortificherà e ci sosterrà (cfr. Isaia 41:10). Anche nei momenti più spaventosi e bui, non dobbiamo temere perché lui è con noi (cfr. Salmo 23:4) e sarà con noi ovunque andremo (cfr. Giosuè 1:9).
A volte, pensiamo di dover chiedere aiuto a Dio solo nei momenti più grandi e opprimenti. Ma la verità è che egli vuole camminare con noi in ogni passo del nostro cammino, anche nelle piccole sfide. Che si tratti di una giornata difficile di lavoro, di un disaccordo familiare o semplicemente di trovare le chiavi, Dio è lì. Dobbiamo solo ricordarci di rivolgerci a lui in ogni circostanza, confidando che sia pronto a guidarci, anche nella quotidianità.
Quando ti trovi in quei momenti, quando ti senti vulnerabile e senza forze, ricordati che c’è Qualcuno che non solo è pronto, ma anche desideroso di aiutarti. E non serve una preghiera lunga ed eloquente. A volte basta la preghiera più semplice: “Non ci riesco. Ti prego Signore, aiutami!”.
Di Juliana Muniz
Fonte: https://record.adventistchurch.com/2024/10/04/please-help-me/
Traduzione: Tiziana Calà