Gli ultimi 18 mesi sono stati difficili, tra incendi, restrizioni per la pandemia e piogge torrenziali.
Forti piogge hanno flagellato la parte settentrionale del Nuovo Galles del Sud, in Australia, il 20 e 21 marzo. I fiumi sono esondati causando allagamenti nelle città, danni ad abitazioni e edifici, e costringendo centinaia di scuole a chiudere, tra cui la Kempsey Adventist School e la Manning Adventist Bush School. Al momento né i dipendenti né gli studenti possono raggiungere i locali scolastici per gli allagamenti che ne bloccano l’accesso. “Non è possibile nemmeno avvicinarsi perché un ponte è stato danneggiato e deve ricevere l’agibilità prima di poter essere aperto di nuovo” ha spiegato Dianne Hillsdon, direttrice dalle Manning Adventist School.
“L’anno scorso, di questi tempi, eravamo alle prese con gli incendi, poi abbiamo avuto il Covid-19 per tutto il 2020 e ora le inondazioni” ha ricordato Hillsdon “Abbiamo passato circa 18 mesi tra disastri naturali ed emergenza sanitaria, e tutto questo ci ha impedito di riunirci come comunità”.
La chiesa avventista di Port Macquarie è impegnata nei soccorsi. Raccoglie donazioni di alimenti non deperibili, cuscini, coperte e altri prodotti da distribuire alle famiglie colpite o evacuate. Chiede anche di pregare per chi è nel bisogno e di aiutare coloro che necessitano di un alloggio.
La Federazione delle chiese avventiste nella parte settentrionale del Nuovo Galles del Sud lavora a stretto contatto con Adra (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) per assegnare sussidi immediati in denaro alle famiglie interessate, in aggiunta ai contributi del governo. Anche l’Unione avventista australiana contribuirà ai fondi di emergenza.
Nella regione di Sydney, 3.000 persone sono state evacuate e si teme che siano in totale 54.000 gli abitanti colpiti. Eppure, in tutta questa tristezza e desolazione per i drammatici eventi naturali che si sono abbattuti nella zona, vi è una buona notizia per la chiesa avventista. Il Crosslands Convention Center, che si affaccia su un torrente, non è stato toccato dalle esondazioni. “Abbiamo assistito a un miracolo” ha detto meravigliato il custode del sito “In realtà sono sbalordito, perché tutti qui intorno vengono evacuati o subiscono allagamenti… ma so che tantissime persone hanno pregato per noi”.
Così, con l’intera area sommersa da oltre un metro di acqua, la struttura è al sicuro. L’acqua si è fermata a 60 centimetri. “Può essere solo Dio, nient’altro” ha concluso “Venerdì [19 marzo], in previsione di ciò che doveva accadere, abbiamo spostato tutto ciò che sarebbe affondato o galleggiato, e invece l’acqua non ci ha toccato affatto. Mi sono divertito a condividere il miracolo di Dio. Tutti si aspettavano che fossimo sott’acqua, ma non lo siamo!”.
Intanto, nel resto dello stato australiano i pastori sono stati informati sugli aiuti di Adra e sul materiale disponibile, in modo da avvertire le comunità.
Fonte: HopeMedia Italia