Nel capitolo 19 del Vangelo di Luca, Gesù usa la parabola dei talenti per affermare che Dio affida doni diversi e una missione a ciascuno dei suoi servitori che compongono la Chiesa. Anche se ogni cristiano fosse consapevole della missione che Gesù ci ha lasciato: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19), resta difficile per alcuni di noi mettere questo principio in pratica e non per mancanza di motivazione, ma perché non sappiamo da dove o come partire. La missione affidataci è grande e a volte fraintendiamo l’obiettivo di questa ingiunzione di andare. È molto facile giungere alla conclusione che per rispondere a questo appello, bisogna andare di porta in porta a distribuire del materiale di letteratura cristiana o che bisogna invitare i propri amici a venire in chiesa il sabato mattina. Tuttavia, il testo di Paolo “Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni” (1 Corinzi 9:22) apre la via a un nuovo pensiero… Ci sono tanti modi per condividere la propria fede, tanti quante sono le persone su questa terra. L’unico parametro che non cambia è il messaggio da trasmettere, quello di Gesù, che si riassume con: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: Ama il tuo prossimo come te stesso” (Matteo 22:39-39). A partire da questi versetti, ovviamente le metodologie possono variare, l’unico limite è la vostra creatività.
Ne sono un esempio le donne della Chiesa Avventista di Neuchâtel, che hanno creato “Partage au féminin” (Condivisione al femminile), un gruppo che si riunisce mensilmente per mangiare insieme, dialogare e scambiare opinioni. Hanno appena festeggiato il loro 200° incontro; ce ne parla Suzanne von Büren, una delle partecipanti nonché organizzatrice del progetto.
Testimonianza
Questi incontri di “Condivisione al femminile” sono iniziati nel 1997, con Christiana Benoit, nei locali della chiesa di Neuchâtel. Avevamo ricevuto il via libera dal comitato, oltre al sostegno di David Jennah, il pastore locale dell’epoca, che ci ha sostenuto grandemente nella realizzazione di questo progetto. Esistevano già dei gruppi familiari, ma volevamo pensare più in grande, con la possibilità di invitare le nostre amiche, le amiche delle nostre amiche, le nostre vicine e conoscenti.
L’idea era quella di fare colazione insieme, un momento sempre molto amichevole che permette di entrare nell’atmosfera. Poi proseguire con la presentazione di un piccolo argomento, dando spazio al dialogo e alla libertà di pensiero e di coscienza, senza alcun limite di denominazione religiosa, sempre integrando la nostra conoscenza di Dio. Il progetto era anche quello di conoscersi a vicenda, di incontrare il Signore e di vedere come agisce nella nostra vita. E, ovviamente, di farci conoscere come Chiesa Avventista.
All’inizio, con Christiana, facevamo insieme la presentazione. Ci dividevamo in piccoli gruppi per il momento di dialogo, per poi ritrovarci tutte insieme alla fine dell’incontro, per mettere insieme i pensieri e pregare/leggere un testo prima di salutarci. Gli incontri si sono sempre svolti (ancora adesso) il primo mercoledì del mese (a eccezione di gennaio, agosto e settembre), dalle 9 alle 11.
Nel settembre del 2004 Christiana è tornata al lavoro a tempo pieno; mi sono quindi ritrovata sola a dirigere queste attività di “Condivisione”. Fare tutto da sola era faticoso: abbiamo dovuto riorganizzare gli incontri e ridefinire le aspettative delle partecipanti. È così che altre persone hanno scelto di impegnarsi e partecipare attivamente, cosa che ci ha permesso di continuare a portare avanti questa attività.
Una volta rientrata a tempo pieno a lavoro, questa responsabilità, insieme ai miei vari impegni, era diventata troppo pesante. Nel settembre del 2010 Graziella Burnier è diventata la responsabile di questo “Ministero delle Donne”, prendendo le redini della “Condivisione” con grande entusiasmo e brio, fino al febbraio del 2016. La vita passa, i bisogni e le disponibilità cambiano… Ma la “Condivisione al femminile” resta. Sono rientrata tra le organizzatrici, con l’aiuto di Christiana e Graziella, e ora che siamo in pensione, grazie anche all’entusiasmo delle partecipanti, possiamo continuare ancora per qualche tempo… Da sole non possiamo fare nulla, ma in tante e con l’aiuto del Signore, molte cose inimmaginabili diventano possibili.
In questa mattina autunnale, il primo mercoledì di settembre 2019, ci siamo riunite per festeggiare il 200° incontro (dopo 22 anni e mezzo dalla nascita del progetto). È lo stato d’animo delle partecipanti che ci spinge a continuare, considerando anche il bellissimo rapporto di fiducia che si è instaurato nel corso del tempo. GRAZIE Signore per averci regalato tanti momenti meravigliosi, tante gioie e anche tante sofferenze, ma sempre nella condivisione. È sempre un vero piacere ritrovarsi insieme.