Come va la tua preghiera?

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Il silenzio è un percorso, una scelta. È fermare l’agitazione esterna: ritirarmi per un po’ in disparte. È anche prendere coscienza dell’agitazione interiore e deporre, letteralmente gettare, scaraventare ai piedi di Gesù le mie preoccupazioni, le mie ansie, i miei pensieri. Con decisione.
A questo proposito, Emilie Monet, nostra ospite, ci ha proposto, quella stessa sera, di ritirarci soli nella nostra stanza e mimare il gesto di gettare ai piedi di Gesù i nostri fardelli.

La ritiro nel silenzio è anche un’apertura verso ciò che accadrà.
Scegliere di andare in disparte e affrontare il silenzio significa prendersi cura delle proprie radici.

I primi cristiani si salutavano chiedendo: «Come va la tua preghiera?» Un modo per andare subito al cuore della questione, all’essenziale.

Il cuore, o l’intimo profondo di noi stessi, è proprio il luogo dove Dio vuole incontrarci, quel luogo segreto nel profondo della nostra anima.
Quando preghi, entra. Non esitare, entra nella tua stanza, quella al centro della casa, senza finestre, dove si tengono le provviste… lì dove ci saremo solo io e te, dove potrai rigenerarti, attingere nutrimento e… chiudi la porta. Ferma l’agitazione, rifiuta anche la tentazione di non pregare.
Prega tuo Padre, che è lì e non si muove, tuo Padre che è presente nel segreto, nascosto o nell’intimità più profonda. Prega, digli tutto, in una preghiera che non è un rifugio, ma un’apertura profonda verso gli altri.

Tuo Padre, che vede nel segreto, quel Padre che, al di là delle parole, vede nel profondo di te stesso, vede chi sei realmente, ti risponderà. Farà sbocciare un germoglio, un fiore o un frutto.

Guidati durante tutto il weekend, scandito da pasti, preparazioni dei pasti, momenti di insegnamento, lode, passeggiate o attività creative, abbiamo percorso un cammino di ascolto, approfondimento e vita in quel luogo segreto. Quel luogo di incontro ha preso forma in modo molto concreto in mezzo a noi.

E concludo con questa citazione di Doroteo di Gaza (V secolo), estremamente vera:
«Le prove, più ci sforziamo di fuggirle, più ne siamo sopraffatti e scoraggiati, senza nemmeno riuscire a uscirne.»

Tutti i partecipanti hanno dato un riscontro positivo. Per molti, il momento culminante è stato il tempo di lode attorno al fuoco, accompagnato da un buon succo di mela caldo speziato. Certo, per alcuni ci sarebbe potuto essere più silenzio, per altri meno…
Quindi vi diamo appuntamento al prossimo anno per una nuova edizione!

Elisabeth Ricci
Ministero Vita di Preghiera FSRT

Una giornata per la protezione dei bambini
La Lignière e la Lega Vita e Salute in azione

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