La sorprendente verità sull’impatto del cervello sulla salute generale.
Mentre la salute fisica e mentale sono componenti fondamentali del benessere generale, la salute del cervello, spesso trascurata come fattore cruciale, è strettamente legata alla salute generale, piuttosto che esistere come concetto separato. Fortunatamente, molte azioni che migliorano la salute fisica, come la gestione della glicemia e della pressione sanguigna, insieme alle pratiche che sostengono la salute mentale, come la terapia e la mindfulness, favoriscono direttamente la salute del cervello.
Un risultato importante del mantenimento di una buona salute generale è un sistema nervoso ben funzionante. Le abitudini sane, come una dieta equilibrata, il regolare esercizio fisico e la gestione dello stress, sostengono sia il corpo sia la mente.
Jeffrey Rosenfeld, professore di neurologia, specialista neuromuscolare, presidente associato di neurologia e direttore del Center for Restorative Neurology presso la Loma Linda University Health, ha affermato che la salute del cervello spesso non viene considerata prioritaria perché le persone credono erroneamente di avere poco controllo su di essa.
“Il cervello fa parte del complesso sistema nervoso, che vive di equilibrio”, ha dichiarato Rosenfeld. “Le azioni che promuovono la salute fisica e mentale aiutano a mantenere l’equilibrio nel cervello, riducendo il rischio di patologie come la demenza, il Parkinson e l’Alzheimer”.
Sebbene il cervello sia un organo complesso su cui i ricercatori hanno più domande che risposte, la salute del cervello merita un posto accanto ad altri obiettivi di benessere.
Che cos’è la salute del cervello?
La salute del cervello si riferisce al funzionamento e al benessere generale del cervello, che gli consente di svolgere compiti essenziali come il pensiero, l’apprendimento, la memoria, la regolazione emotiva e la coordinazione fisica. Un cervello sano favorisce le capacità cognitive, la stabilità dell’umore, la percezione sensoriale e la qualità generale della vita.
Tuttavia, il cervello può essere soggetto a malattie, che generalmente rientrano in due categorie: il declino cognitivo, come la demenza, e i disturbi neurodegenerativi, tra cui il Parkinson, la corea di Huntington, la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e la malattia di Alzheimer. Anche se non tutte le malattie neurodegenerative influiscono sulla cognizione, possono avere un impatto significativo sulle funzioni cerebrali.
Nonostante i significativi progressi della medicina, il motivo per cui alcuni individui sviluppano determinate malattie cerebrali rimane poco chiaro. Sebbene mantenere una buona salute cerebrale attraverso scelte positive non sia una garanzia contro i disturbi neurologici, può influenzare in modo significativo la funzione cerebrale, la capacità di recupero e la qualità della vita.
Come sostenere la salute del cervello
Un’idea sbagliata molto diffusa è che le persone non possano influenzare direttamente il loro benessere cognitivo. In realtà, l’adozione di abitudini sane può migliorare notevolmente la salute del cervello. Rosenfeld si sofferma sulle seguenti abitudini di vita che aiutano a sostenere una funzione cerebrale ottimale.
Attività mentale: Mantenere il cervello impegnato attraverso compiti semplici e stimolanti promuove un concetto noto come plasticità, ovvero la capacità del cervello di formare nuove connessioni. La plasticità, detta anche neuroplasticità, aiuta il cervello a sviluppare e rafforzare nuovi percorsi interni, il che può essere fatto rimanendo mentalmente attivi.
“Il sistema nervoso si nutre di novità, cioè provare cose nuove. Intraprendere un hobby, leggere, viaggiare o imparare una nuova lingua”, ha affermato Rosenfeld. “Anche fare un percorso diverso per andare e tornare dal lavoro può aiutare la plasticità del cervello, incoraggiandolo a rimanere intellettualmente curioso”.
Inoltre, le applicazioni per l’allenamento cerebrale e i rompicapo rappresentano un modo moderno per mantenere il cervello stimolato. Per molte persone, l’utilizzo di un’app per il cervello sul telefono o sullo smartwatch rappresenta una comoda piattaforma per sfidare e impegnare l’agilità cerebrale in modo divertente e unico.
L’esercizio fisico: Una regolare attività fisica favorisce la salute fisica e cerebrale aumentando il flusso sanguigno, riducendo lo stress e l’ansia, potenziando le funzioni cognitive e migliorando la neuroplasticità.
La dieta: Una dieta sana fornisce al cervello i nutrienti essenziali che ne supportano la struttura e la funzione. Il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti, grassi sani, vitamine e minerali favorisce migliori prestazioni cognitive, migliora la memoria e aiuta a proteggere dalle malattie neurodegenerative. Le diete, come la dieta mediterranea, possono fornire utili linee guida per un’alimentazione sana.
Il sonno: Il sonno è fondamentale per la salute del cervello perché svolge un ruolo chiave nel ripristino e nel mantenimento delle funzioni cognitive. Durante il sonno il cervello consolida i ricordi, rafforza le connessioni neurali e migliora l’apprendimento elaborando le informazioni della giornata. Un sonno insufficiente o di scarsa qualità può compromettere questi processi, portando potenzialmente a una minore chiarezza mentale, a tempi di reazione più lenti e a un aumento del rischio di disturbi neurologici.
Le cattive abitudini possono portare al declino del cervello?
Sebbene il mantenimento di buone abitudini di esercizio fisico, dieta e sonno così come la curiosità mentale contribuiscano ad aumentare le funzioni cerebrali, non ci sono ricerche che suggeriscano che l’assenza di queste scelte favorisca le malattie del cervello.
“Guardare la TV non provoca la demenza”, dice Rosenfeld. “Ma non si fa un favore a se stessi, né si ottimizzano le scelte per mantenere una migliore salute del cervello, evitando attività mentalmente coinvolgenti e salutari”.
Le abitudini sane possono portare a un cervello più sano. Integrando l’esercizio fisico, il sonno adeguato, una dieta equilibrata e la stimolazione mentale nella vita quotidiana, gli individui possono favorire la resilienza cognitiva, che può portare a benefici significativi per la funzione cerebrale negli anni a venire.
Di Alyssa Hunt
Fonte: https://adventistreview.org/news-releases/can-brain-health-be-improved/
Traduzione: Tiziana Calà